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Dall’astuccio riciclato alla matita che si pianta. La scuola è green

Una scelta green parte dal settore educativo di base, la scuola e si può fare anche nell’acquisto di penne e matite. Per unire all’ecologia il risparmio meglio puntare sempre su quelle ricaricabili. Ci sono biro in plastica biodegradabile costituita da materiali rinnovabili come l’amido di mais o in cartone riciclato e legno. Mentre tra l’ampia scelta di matite, da quelle con il legno certificato Fsc a quelle con la mina fatta con grafite recuperata da sfridi di lavorazione industriale, la più ‘verde’ di tutte è sicuramente Sprout, la matita che si trasforma in una pianta. Realizzata in legno di cedro, Sprout (che in inglese significa germoglio), al posto della gomma ha una capsula che contiene dei semi. Così, quando la matita diventa un mozzicone, invece di buttarla via, basta metterla in un vaso e annaffiala. A contatto con l’acqua la capsula si scioglie e rilascia i semi racchiusi che dopo qualche giorno cominciano a germogliare dando vita a basilico, menta, timo, e tante altre piante.

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