Il progetto – che dall’ambito regionale ha puntato con successo ad un profilo europeo – si chiama I-Scope (che sta per “Interoperable Smart City Services through an open Platform for Urban Ecosystems”) e verrà realizzato grazie a un consistente finanziamento del CIP (Programma quadro per l’innovazione e la competitività).
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SostieniciL’innovativa proposta è stata presentata dalla Provincia autonoma di Trento allo SMAU 2012, la fiera internazionale delle nuove tecnologie. Ma in cosa consiste la proposta trentina e per quale motivo il progetto trentino rappresenta una novità di profilo non esclusivamente regionale?
In sintesi: i punti di forza di I-Scope consistono nel potenziamento della “smart city” attraverso una piattaforma (www.trentosmartcity.eu) finalizzata ad agevolare, grazie all’uso intelligente e mirato delle nuove tecnologie, il miglioramento della qualità di vita dei cittadini nell’ambito della mobilità, dell’energia e dell’ambiente.
Nello specifico, la piattaforma dovrebbe consentire ai cittadini disabili e ipo-vedenti, di calcolare online percorsi “ad hoc”, pensati sulla base delle loro esigenze e delle loro caratteristiche; allo stesso modo, apposite mappe in 3D degli edifici dovrebbero agevolare l’ottimizzazione energetica delle abitazioni, consentendo di valutarne il potenziale solare e la dispersione termica.
Il dottor. Raffaele De Amicis, coordinatore del pogetto I-Scope, ha sottolineato l’importanza del progetto di potenziamento delle “smart cities” all’interno dell’attuale contesto socio-economico mondiale: “Nel XXI secolo l’umanità dovrà affrontare nuove e difficili sfide: assisteremo a una crescita sproporzionata delle città e al progressivo invecchiamento della popolazione, a difficoltà di accesso alle risorse primarie (come cibo, materie prime, energia), i cambiamenti climatici, l’incremento del traffico urbano e dell’inquinamento, il sovraffollamento urbano con relativo abbandono e declino delle aree periferiche”.