E’ stato presentato ieri il primo progetto fotovoltaico in Italia che è sostenibile anche senza incentivi e che realizza l’obiettivo della “grid parity”, cioè la parità economica tra l’energia prodotta da fotovoltaico e quella prodotta da combustibili fossili.

Il progetto fotovoltaico di “Officinae Verdi” – joint venture tra Unicredit, Wwf e il partner industriale Solon – è sostenibile senza incentivi e dimostra che la pari convenienza economica tra l’energia prodotta da un impianto fotovoltaico e quella acquistata dalla rete e prodotta da combustibili fossli, è possibile. Lo riferisce una nota aziendale.

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“I Sistemi Fotovoltaici Officinae Verdi, che vengono tarati sui fabbisogni energetici dell’impresa, a valle di un vero e proprio audit energetico, consentono una produzione dell’energia ad un costo inferiore agli 0,09 euro/kWh, inclusi gli oneri annuali di manutenzione e il costo iniziale dell’impianto, riducendo del 50% i costi mediamente sostenuti dalle PMI italiane”, spiega la nota.

“Ciò è reso possibile”, prosegue la nota aziendale, “da una capacità produttiva superiore del 10% alla media di mercato e da una specifica modalità costruttiva che consente di ridurre del 20% i tempi e dunque i costi di installazione. Cavi, quadri, inverter, pannelli, schemi elettrici perseguono l’obiettivo della massima produzione, con un tasso di efficienza superiore all’86%“.

Le famiglie italiane arriveranno alla grid parity contestualmente all’inserimento nei sistemi fotovoltaici di soluzioni di accumulo che Officinae Verdi sarà in grado di commercializzare dall’inizio del 2013. Gli impianti saranno in grado di gestire con intelligenza la produzione, lo stoccaggio ed il consumo dell’energia anche grazie ad un interfaccia utente web-based.

“La prospettiva di mercato dell’energia rinnovabile, che sempre più deve essere strettamente legata all’innovazione tecnologica e alla ricerca, è sicuramente destinata all’autosufficienza economica“, ha commentato il Ministro dell’Ambiente, Corrado Clini. “Il lavoro svolto da Officinae Verdi per la realizzazione di un prodotto in grid parity dimostra la possibilità di un’accelerazione in questa direzione e dimostra come, nei fatti, esiste un mercato che possa rispondere positivamente alla sfida dei cambiamenti climatici mettendo i privati, siano essi individui o aziende, nelle condizioni di rispondere alle proprie esigenze energetiche diminuendo le emissioni climalteranti”.

“La sfida del nostro paese, soprattutto in un sistema di grande competitività globale, deve essere dunque strettamente legata all’innovazione che in questo settore non può essere solo tecnologica, ma anche finanziaria, per meglio rispondere a richieste sempre maggiori che vengono dai comparti produttivi”, ha proseguito Clini. “Inoltre, le aziende che scelgono la strada delle energie rinnovabili fanno un passo fondamentale nei confronti della sostenibilità ambientale, che costituisce un aspetto determinante proprio di quella competizione di mercato che deve vedere posizionati le aziende e i prodotti di paesi come l’Italia in una fascia di alta qualità ambientale“.

Fonte:  AGI

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