Dagli USA arriva un appello forte e chiaro all’industria del tessile e abbigliamento, a livello globale: secondo le stime dell’EPA (Environmental Protection Agency), nel 2010 sono stati gettati via nei soli Stati Uniti oltre 12 milioni di tonnellate di abbigliamento, calzature e altri prodotti tessili. Di queste 12 tonnellate, ben l’85% è finito in discarica. Inoltre, ogni residente degli Stati Uniti ha contribuito producendo circa 32 kg/anno di rifiuti tessili.
Lo studio USA viene confermato dal Rapporto ‘L’Italia del riciclo 2010′, che, riportando i dati di uno studio dell’Università di Copenaghen, stima per l’Europa un consumo annuo di abiti, accessori e prodotti tessili pari a circa 10 kg/anno per abitante. Secondo lo studio italiano, intercettando e riciclando anche nel nostro paese la frazione tessile, pari a circa 240 mila tonnellate (che viene per lo più smaltita con l’indifferenziato e avviata in discarica), si otterrebbe una riduzione di emissioni di Co2 pari a 864.000 tonnellate/anno, una riduzione di 72.000 ton/anno di uso di fertilizzanti e di 48.000 ton/anno di pesticidi
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SostieniciFonte: Comuni virtuosi