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Trentino, Forestale: “No a imbracciare i fucili contro l’orso”

“Bisogna mantenere i piedi per terra e guardare all’importanza della biodiversità che vede nella presenza dell’orso sulle Alpi trentine un elemento fondamentale”. Questo il parere del Corpo Forestale dello Stato sulla richiesta avanzata al ministero dell’Ambiente dalla Regione autonoma del Trentino Alto Adige di modificare il Piano d’azione per la conservazione dell’orso bruno consentendo l’abbattimento dei plantigradi anche in caso di animali “dannosi” e non solo nei confronti di orsi che rappresentano un pericolo per l’uomo. “Grazie a un’operazione brillantemente riuscita di ripopolazione dell’orso sulle Alpi compiuta dai trentini nel 1999 con l’introduzione di 10 orsi (7 femmine e 3 maschi) dalla Slovenia – spiega Daniele Zovi, comandante regionale del Corpo Forestale dello Stato di Veneto e Friuli – oggi abbiamo raggiunto la cosiddetta soglia critica di 50 animali. Il che significa che

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