La piattaforma Italy Goes Green raccoglie le domande dei cittadini e sceglie 50 giovani che elaborino 10 interrogativi per la delegazione italiana a COP26.

Italy Goes Green è un progetto ideato da Officine Italia (associazione di giovani), Vodafone Italia e Politecnico di Milano. La piattaforma vuole coinvolgere tutti i cittadini nella lotta al cambiamento climatico. Per questo, chiunque visiti il sito ha tempo fino al 30 settembre per formulare la propria domanda su 10 aree tematiche relative al cambiamento climatico. Inoltre, i giovani under 30 più volenterosi possono inviare la loro candidatura entro il 20 settembre per partecipare alle tavole rotonde dell’1 ottobre a Milano. In questa occasione, i 50 giovani selezionati avranno il compito di raccogliere tutti i quesiti degli utenti per costruire 10 macro domande. I 10 interrogativi, infine, saranno consegnati alla delegazione italiana che prenderà parte a COP26, dall’1 al 12 novembre a Glasgow, in Inghilterra. COP26 è la ventiseiesima Conferenza delle parti delle Nazioni Unite sul cambiamento climatico. 

Fase uno: raccolta delle domande entro il 30 settembre

Italy Goes Green vuole stimolare la partecipazione attiva e responsabile del cittadino perché la lotta al cambiamento climatico è una battaglia collettiva, dei giovani e non solo. Entro il 30 settembre, infatti, ognuno di noi può inviare le proprie domande su 10 aree tematiche chiave:

Riscopri anche tu il piacere di informarti!

Il tuo supporto aiuta a proteggere la nostra indipendenza consentendoci di continuare a fare un giornalismo di qualità aperto a tutti.

Sostienici
  • mobilità e infrastrutture, che rappresentano il 15% delle emissioni globali di CO2;
  • energia, perché è importante cambiare il modo in cui produciamo e consumiamo;
  • istruzione, perché educare al rispetto del pianeta significa spingere le nuove generazioni verso scelte sostenibili;
  • agricoltura, responsabile del 25% della CO2 globale a causa di uno sfruttamento intensivo del suolo;
  • industria, responsabile del 40% dell’inquinamento mondiale;
  • economia circolare e raccolta differenziata, settori chiave nella lotta al cambiamento climatico;
  • finanza sostenibile, affinché investa nei settori green e non nelle attività dannose per l’ambiente;
  • aree urbane, abitate dal 55% della popolazione del pianeta, per una gestione intelligente degli spazi;
  • biodiversità, per preservare la ricchezza biologica e faunistica e impedire l’estinzione delle specie;
  • salute, perché i cambiamenti climatici sono responsabili delle pandemie ed è necessario l’accesso ai servizi igienici e alle cure primarie in tutto il mondo.

Fase due: l’evento dell’1 ottobre a Milano

Tra coloro che avranno mandato la candidatura, la piattaforma Italy Goes Green sceglierà 50 giovani under 30. Questi saranno protagonisti dell’evento che si svolgerà l’1 ottobre presso il Vodafone Theatre a Milano. In mattinata è previsto un focus sull’aiuto che le nuove tecnologie possono dare nella lotta al cambiamento climatico. Le tavole rotonde, invece, si terranno nel pomeriggio e saranno 10, una per tematica. I tavoli, composti da cinque membri ciascuno, saranno capeggiati da esperti del settore che guideranno i componenti verso l’obiettivo. I giovani selezionati, infatti, dovranno lavorare in team con esponenti del mondo dell’impresa ed elaborare una domanda articolata, detta “trasformativa”. Le 10 domande, quindi, saranno consegnate in via ufficiale alla delegazione italiana a COP26.

Cosa si intende per ‘domanda trasformativa’

In linguistica si parla di verbi trasformativi, ossia verbi che prevedono un passaggio a una condizione diversa, come ‘sorgere’, ‘tramontare’ o ‘evaporare’. Una domanda trasformativa è, dunque, un quesito in grado d’innescare una riflessione collettiva e quindi un impatto su chi deve prendere le decisioni a livello globale. I leader dei Paesi ONU del COP26, infatti, potranno dare attuazione pratica a queste domande e iniziare a trasformarle in risposte mediante accordi multilaterali. La piattaforma Italy Goes Green vuole, quindi, puntare a una partecipazione che sia la più ampia possibile.

Fase 3: Pre-COP26 a Milano dal 30 settembre al 2 ottobre

La Pre-COP è l’evento che precede ogni Conferenza delle Parti (COP) della Convenzione quadro sui cambiamenti climatici delle Nazioni Unite (UNFCCC). L’incontro preparatorio della ventiseiesima Conferenza della Parti (COP26) si terrà a Milano e, come di consueto, un mese prima dell’evento vero e proprio. Dal 30 settembre al 2 ottobre i leader di circa 40 Paesi ONU si riuniranno assieme a organizzazioni internazionali e non governative. L’obiettivo di Pre-COP è quello di intavolare un confronto informale e propedeutico sulle tematiche chiave al centro del dibattito del mese successivo. Prima tra tutte, come contribuire in modo efficace alla lotta al cambiamento climatico. Si tratta, quindi, di scambiare opinioni, punti di vista e offrire una guida politica in vista di COP26, in programma a Glasgow a novembre.

Che cos’è COP26 e perché è importante nella lotta al cambiamento climatico

COP26 è la ventiseiesima Conferenza delle Parti della Convenzione quadro sui cambiamenti climatici delle Nazioni Unite (UNFCCC). L’evento internazionale si svolge ogni anno e nel novembre 2021 prenderà il via a Glasgow, in Inghilterra, con l’Italia come membro partner. L’UNFCCC è un accordo ambientale internazionale entrato in vigore nel marzo 1994. Il patto vuole promuovere la lotta al cambiamento climatico, consapevole che l’uomo ne sia il principale responsabile. L’obiettivo, quindi, è quello di contenere le emissioni di CO2 nell’atmosfera attraverso accordi tra le parti.

Il documento, però, non pone limiti obbligatori alle singole nazioni, dunque non è legalmente vincolante. La Convenzione, inoltre, mette al centro i Paesi in via di sviluppo. Le loro economie fragili, infatti, li rendono più vulnerabili ai cambiamenti climatici. Le nazioni firmatarie dell’accordo hanno l’obbligo di promuovere una politica di gestione sostenibile delle risorse, come foreste, acque e coste. Non solo, i membri della Convenzione devono trasmettere report annuali che contengano il totale dei gas serra prodotti e le misure adottate per ridurli. In Italia è l’ISPRA (Istituto Superiore per la prevenzione e la ricerca ambientale) a pubblicare i dati. Il sistema di raccolta ed elaborazione degli elementi si basa sulle direttive dell’IPCC, ossia il principale organismo internazionale per la valutazione dei cambiamenti climatici.

Leggi anche:

G20 Venezia 2021: quali saranno le nuove politiche sul clima?

Posti di lavoro green, 39 milioni all’anno secondo il WWF

Riforestazione, 58 milioni di ettari rigenerati nel mondo

Come preservare le foreste? Intervista a Giorgio Vacchiano

Condividi su:
Francesca Iaquinto

Francesca Iaquinto

Laureata in Lettere Moderne alla Statale di Milano, è stata studentessa di merito presso il Collegio di Milano per 5 anni. Nel dicembre 2019 ha vinto una Borsa di Studio per la scrittura della tesi presso la Duke University (North Carolina). Attualmente è docente di scuola secondaria, proofreader e scrive per BuoneNotizie.it grazie al laboratorio di giornalismo costruttivo per diventare pubblicista.

Riscopri anche tu il piacere di informarti!

Il tuo supporto aiuta a proteggere la nostra indipendenza consentendoci di continuare a fare un giornalismo di qualità aperto a tutti.

Sostienici