Lo spreco di cibo è una delle grandi sfide di lungo periodo che la FAO deve affrontare.

La sensibilità verso questo tema è decisamente aumentata negli ultimi anni, e a testimoniarlo sono le numerose aziende che hanno come obiettivo la riduzione dello spreco come Too Good To Go, Babaco Market e MyFood. E la lotta, pur avendo ancora ampi margini di miglioramento, sta portando risultati sempre migliori: a febbraio il Waste Watcher International Observatory ha segnalato che nel 2020 solo in Italia lo spreco alimentare si è ridotto dell’11,78%. A livello concreto, le tonnellate di cibo salvate sono state oltre 220.000.

Ogni azienda promuove soluzioni diverse. Too Good To Go, per esempio, permette ai suoi utenti di acquistare cibo invenduto presso panetterie, fruttivendoli, supermercati e ristoranti ad un prezzo inferiore. Babaco Market invece crea un contatto diretto tra clienti e produttori: i primi fanno un abbonamento e i secondi spediscono box di frutta e verdura a domicilio ogni una o due settimane. Un’ulteriore possibilità  viene offerta da MyFood, che segnala i prodotti in scadenza nei supermercati, suggerendo numerose ricette correlate.

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Lo spreco alimentare nell’Agenda 2030

La stessa Organizzazione delle Nazioni Unite ha posto, tramite l’Agenda 2030, 17 obiettivi di sviluppo sostenibile, tra i quali la riduzione della fame e delle emissioni e la promozione di stili di vita sostenibili. La riduzione dello spreco alimentare è chiaramente un punto fondamentale, e a muoversi in questa direzione sono sia i singoli Paesi sia le entità sovranazionali. L’Italia, per esempio, ha approvato nel 2016 la legge n°166, nota come “Legge anti-spreco“, con l’obiettivo di recuperare le eccedenze alimentari, i prodotti farmaceutici e gli indumenti usati. Il tutto tramite la semplificazione della burocrazia, il finanziamento di progetti innovativi, agevolazioni fiscali e promozione della cultura anti-spreco.
Questa politica anti spreco ha un impatto positivo anche sul cambiamento climatico: la stessa Too Good To Go ha comunicato che in Italia, con l’acquisto di quasi 5 milioni di “Magic Box”, sono stati risparmiati oltre 12 milioni di kg di anidride carbonica immessi nell’atmosfera.

Alcune soluzioni per i consumatori

Lo spreco alimentare a livello casalingo passa anche dai metodi più conosciuti e non sempre applicati. Fare una spesa ragionata controllando la data di scadenza e non comprando eccedenze è un ottimo punto di partenza. In cucina poi si deve cercare di sfruttare al massimo i prodotti disponibili, riducendo gli scarti durante la preparazione e non buttando gli eventuali avanzi. Il tutto per erodere l’attuale quantità di cibo sprecato in tutto il mondo: circa 2,5 miliardi di tonnellate.

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Riccardo Ruzzafante

Riccardo Ruzzafante

Riccardo Ruzzafante, ho studiato Scienze Storiche all'Università di Torino. Aspirante pubblicista, scrivo per BuoneNotizie.it grazie al laboratorio di giornalismo per diventare giornalista pubblicista. E tu cosa stai aspettando?

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