Le api sono fondamentali per la conservazione della biodiversità. La loro vita infatti, è strettamente legata a quella dell’uomo e a quella di altre specie, in quanto sono responsabili di circa il 70% dell’impollinazione di tutte le specie vegetali viventi sulla Terra e garantiscono circa il 35% della produzione globale di cibo. La riduzione della quantità di api mette dunque in serio pericolo la salute, se non la sopravvivenza, degli ecosistemi di cui fanno parte.

Api e impollinatori nei Paesi Europei

I Paesi dell’Unione Europea con la maggior produzione di miele si trovano principalmente nell’Europa meridionale e sono: Romania, Spagna, Ungheria, Germania, Italia, Grecia, Francia e Polonia, dove si gode di condizioni climatiche più favorevoli per l’apicoltura. Tuttavia, da tempo gli impollinatori sono a rischio estinzione e negli ultimi anni il fenomeno è diventato critico. A questo proposito, un dato preoccupante riguarda il numero di alveari, che si è ridotto in poco tempo del 30 o addirittura del 50%, a seconda delle zone, soprattutto nell’Unione Europea. Davanti a questa drammatica situazione, l’Europa ha iniziato a ideare delle strategie volte alla protezione di questi insetti.

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Api e biodiversità: le iniziative del progetto Urban GreenUP

Aiutare gli impollinatori a sopravvivere significa contribuire alla sopravvivenza del Pianeta. Liverpool, Valladolid e Smirne sono tra le città che stanno testando soluzioni per aumentare il numero di questi insetti attraverso l’Urban GreenUp, un progetto finanziato dall’Unione Europea, che mira, fra l’altro, ad arricchire la biodiversità degli ambienti urbani, creando habitat favorevoli agli impollinatori.

Ispirandosi a questa esperienza, cinque città sparse nel mondo, tra cui Mantova, predisporranno un proprio Piano di Rinaturalizzazione Urbana che replicherà la strategia del progetto.

All-Ireland Pollinator Plan: il piano per contrastare l’estinzione delle api in Irlanda

In Irlanda, un terzo delle specie di api selvatiche è a rischio estinzione. Nasce da questo presupposto l’All-Ireland Pollinator Plan, un progetto avviato nel 2015 e rinnovato poi nel 2021 per altri cinque anni. Il suo scopo è di favorire la creazione di habitat favorevoli agli impollinatori in tutta l’isola, compresa l’Irlanda del Nord.

Il programma ha portato avanti fino al 2020 circa ottanta azioni diverse. Grazie a queste iniziative svoltesi negli ultimi cinque anni, il numero di individui e organizzazioni coinvolti continua ad aumentare in tutti i settori. Il piano 2021-2025 si presenta ancora più ambizioso del primo, in quanto prevede un numero maggiore di iniziative (per l’esattezza 186 azioni distribuite su sei obiettivi). Inoltre, il progetto è stato apprezzato e condiviso anche all’estero: già una decina di Paesi europei ne sta replicando i principi.

Api e impollinatori: la strategia dell’Unione Europea per la biodiversità

L’Unione Europea ha adottato una strategia sulla biodiversità per il 2030. Si tratta di un piano complessivo e ambizioso per proteggere la natura e invertire il degrado degli ecosistemi. Essa contiene diverse proposte che mirano a portare la biodiversità dell’Europa sulla via della ripresa tramite azioni specifiche.

Entro il 2030 si prevede di ridurre il consumo di suolo e il degrado degli habitat degli impollinatori, incrementare la superficie coltivata con metodi sostenibili e rispettosi dell’ambiente e della biodiversità, ridurre del 50% l’utilizzo di pesticidi e favorire il mantenimento di specie vegetali selvatiche valorizzando le aree incolte.

Api e impollinatori: com’è la situazione in Italia?

Secondo l’Anagrafe Nazionale Zootecnica (dati aggiornati a giugno 2022), in Italia gli apiari registrati sono 175.281, per un totale di 71.104 attività di apicoltura. Il numero degli alveari supera il milione e mezzo (1.767.390). Quello degli sciami, invece, è di 278.982. Mentre la regione con il maggior numero di apiari è il Piemonte, con 26.814 unità, seguito da Lombardia (19.970) ed Emilia Romagna (16.379).

Se teniamo conto del fatto che un anno prima il numero di apiari era di 165.235 e gli alveari 1.453.705, è sotto gli occhi di tutti che nell’arco di un anno, in Italia, è stato fatto un importante passo avanti nel settore apistico.

Api e biodiversità: le azioni a tutela degli insetti impollinatori

Per salvaguardare la vita degli insetti pronubi è necessario arricchire gli ambienti agricoli e urbani di fioriture, che offrono il nutrimento necessario alla loro sopravvivenza. Nasce da queste considerazioni il progetto “Oasi fiorite per la Biodiversità”, promosso e realizzato da Regione Piemonte in collaborazione con Fondazione Agrion. È un programma finalizzato alla conservazione della biodiversità e alla salvaguardia degli insetti impollinatori, che prevede il sostegno di iniziative volte ad arricchire le aree agricole e urbane di giardini fioriti che riescano a garantire un ottimo approvvigionamento di alimenti per questi insetti.

Un altro importante passo avanti è stato fatto dal Consiglio Regionale del Lazio, il quale ha recentemente approvato un nuovo provvedimento che permetterà la salvaguardia dell’apicoltura e l’investimento di nuovi fondi per gli apicoltori e per la ricerca. Si tratta di un testo unificato che ha messo insieme due proposte di legge, al fine di aggiornare la vecchia normativa del 1988. Tra le novità della legge sono previste la tutela e la promozione dei prodotti dell’apicoltura laziale, lo sviluppo degli allevamenti apistici, il riconoscimento del ruolo dell’ape in agricoltura e la regolamentazione amministrativa del settore.

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Giulia De Giacinto

Giulia De Giacinto

Appassionata di sostenibilità e di musica, oggi scrivo per BuoneNotizie.it grazie al laboratorio di giornalismo per diventare giornalista pubblicista.

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