Natale è alle porte, inizia a farsi sentire il clima natalizio. C’è chi sta per preparare l’albero e gli addobbi, chi inizierà a pensare al cenone della vigilia o farà programmi per la notte di Capodanno e chi si dedicherà alla scelta dei regali. Ma durante il periodo natalizio aumenta anche la produzione giornaliera di rifiuti, secondo le stime del WWF il 30% in più rispetto agli altri giorni dell’anno. Quest’anno si fa largo la tendenza dello Slow Christmas, “rallentare” per un Natale più sostenibile per il Pianeta. Qualche eco-consiglio per vivere la sostenibilità anche durante le feste.

Albero di Natale, sintetico ed usato è più sostenibile

Se in casa hai già un albero sintetico, la scelta più sostenibile, è continuare a usarlo per più tempo possibile, senza cambiarlo ogni Natale. Acquistare alberi finti dai mercatini dell’usato può essere un’altra opzione a basso impatto. Se non si è amante dell’usato si può scegliere di acquistarne uno vero, possibilmente presso un vivaio locale, facendo attenzione che l’apparato radicale sia intatto così che finite le feste, possa essere piantumato in una zona verde. Attenzione a piantarlo in autonomia, potreste scegliere il posto sbagliato e causare un grave danno al patrimonio genetico dei nostri boschi.

Riscopri anche tu il piacere di informarti!

Il tuo supporto aiuta a proteggere la nostra indipendenza consentendoci di continuare a fare un giornalismo di qualità aperto a tutti.

Sostienici

Decorazioni riciclate e luci a basso consumo

Chi non ama decorare la propria casa con addobbi, festoni e luci colorate. Ma attenzione gli addobbi natalizi sono un tripudio di plastica che spesso finisce in discarica dopo un solo Natale. Non serve comprarne di nuove si può sempre riciclare quelle che abbiamo già in casa, oppure, con un po’ di fantasia crearne di nuove con ciò che non serve più in casa. Facendo una passeggiata nei giardini o nei boschi possiamo cogliere da terra dei rametti, foglie colorate, ghiande e fiori secchi per realizzare dei bei centri tavola o decorare l’albero. Tutte queste decorazioni naturali, se ben conservate, possono durare anni. Sono sicuramente la scelta più sostenibile per il Natale.

Per le luci natalizie è meglio scegliere quelle a basso consumo, avranno un minor impatto sull’ambiente e anche sulle nostre bollette. Inoltre per l’illuminazione esterna è meglio scegliere una soluzione a pannelli solari, bastano 4-5 ore di luce perché restino accese 8-12 ore. Per le luci di albero e presepe è meglio scegliere quelle a Led, sono più sostenibili, tenendole accese solo la sera e ricordandosi di spegnere quando si è fuori casa. Per un Natale sostenibile bisogna far attenzione anche ai dettagli: diciamo addio alle batterie tradizionali, quelle ricaricabili durano in genere da 2 a 5 anni.

Regali e confezioni regalo essere sostenibili senza rinunciare ai regali di Natale

Per i regali di Natale scegli di regalare esperienze da vivere in compagnia piuttosto di oggetti che riempiono le nostre case. Tra le idee ci sono il birdwatching, le passeggiate in parchi, oasi e aree naturalistiche, i trekking fotografici, la raccolta dei rifiuti o la piantumazione di un albero per simboleggiare il valore della natura. Lega Ambiente suggerisce di regalare il futuro, preoccupandosi di un Natale sostenibile anche per gli anni avvenire, con la start-up Beeing, infatti è possibile regalare un’arnia da installare anche in appartamento. Per Natale anche il WWF suggerisce di regalare l’adesione a una delle sue campagne, “A Natale mettici il cuore”, sostenendo la protezione delle molte specie di animali in via di estinzione.

Ma se proprio non si può fare a meno di regalare un oggetto si può optare per qualcosa di autoprodotto o di artigianale, sostenendo i piccoli imprenditori, piuttosto che i grandi centri. Lo stesso per le confezioni regalo, perché la maggior parte di esse non può essere riciclata (es. carta velina, carte plastificate o glitterate, buste metallizzate). Consideriamo l’uso di iuta, vecchi giornali, fumetti, sacchette che non utilizziamo. Con un po’ di fantasia si posso regalare oggetti originali senza pesare sull’ambiente.

Condividi su:
Vittorio Palmieri

Vittorio Palmieri

Napoletano. Emigrato nell'entroterra irpino-sannita, in controtendenza con l'emorragia dei paesi interni verso la vita metropolitana. Ignoto poeta "prestato alla burocrazia". Nell’entroterra segue percorsi sociali con enti del terzo settore. Ha collaborato ad un progetto di agricoltura sociale con le Associazioni Irpine “Ecopotea Aps” e “Al Centro dei Ragazzi Odv”. Nell’ultimo anno fonda Introterra Aps, nata con lo scopo di rivalutare e riscoprire l'entroterra campano, e con la quale rileva un progetto giornalistico editoriale decennale "bMagazine.it" e fonda l'etichetta "Introterra Edizioni" Aspirante giornalista pubblicista, scrivo per Buonenotizie.it grazie al laboratorio di giornalismo per diventare giornalista pubblicista

Riscopri anche tu il piacere di informarti!

Il tuo supporto aiuta a proteggere la nostra indipendenza consentendoci di continuare a fare un giornalismo di qualità aperto a tutti.

Sostienici