Batterie elettriche e turbine eoliche: la nuova battaglia industriale fra le potenze mondiali riguarda terre rare e altre materie prime critiche. Secondo gli analisti di Cassa Depositi e Prestiti (Cdp) le attuali politiche di economia circolare non sono sufficienti.

Se oltre il 90% del litio estratto si trova attualmente nelle batterie delle automobili in circolazione non sarà possibile riciclarlo fino a rottamazione – racconta Giovanni Grieco professore di georisorse del Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università Statale di MilanoSe in quel momento la domanda di litio sarà raddoppiata, si potrà coprire solamente la metà del fabbisogno. Trasformare per rimettere in circolazione non può essere l’unica soluzione e tantomeno la più economica in termini di costi e di impatto ambientale“.

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È più che mai necessario incrementare gli investimenti in tecnologie, rilanciare le attività di estrazione mineraria anche nel nostro Paese, sviluppare competenze e capacità specifiche del settore puntando sui partenariati strategici, ossia su collaborazioni e scambi di competenze tra Stati per interessi collettivi. Sempre più spesso si sente parlare di materie prime critiche (Critical Raw Materials, CRMs), quelle cioè di strategica importanza economica e ad alto rischio di approvvigionamento.

Le materie prime sono fondamentali per l’economia europea e l’accesso affidabile e senza ostacoli ad esse è oggi una preoccupazione crescente non solo all’interno dell’Unione Europea, ma in tutto il mondo. Il loro aumento di prezzo è ormai fuori controllo a causa delle interruzioni della catena di approvvigionamento durante la pandemia, della crisi climatica, di quella geopolitica e dall’incremento della domanda a livello globale.

Raw Materials list, una lista in costante crescita

Dal 2011, con ultimo aggiornamento nel marzo 2023, la Commissione Europea ha stilato una lista di materie prime critiche, che si è evoluta nel tempo passando da un numero iniziale di 14 a 34 in soli 12 anni. Nella lista troviamo, ad esempio, il tungsteno che fa vibrare i telefonini, il gallio e l’indio per la luce a LED nelle lampade, il litio per i veicoli elettrici, l’antimonio per materiali resistenti al fuoco, vernici, vetro e ceramica, il vanadio, la bauxite, la grafite e molti altri.

Il rischio di interruzione dell’approvvigionamento delle CRM è dovuto principalmente al fatto che la loro fornitura è altamente concentrata in alcune zone. Cina, Turchia e Sudafrica somministrano rispettivamente il 98% di elementi di terre rare, il 97% dell’erogazione di borato e il 70% del fabbisogno di platino dell’UE.

Secondo le stime della Commissione Europea, si prevede che la domanda di metalli delle terre rare per le turbine eoliche aumenterà di 4,5 volte entro il 2030 e che il litio, elemento chiave per la costruzione delle batterie dei veicoli e dei dispositivi elettrici, vedrà crescere la domanda di 57 volte entro il 2050. Solo una piccola parte proviene dalle miniere dell’UE.

Obiettivo primario, quindi, è ridurre il più velocemente possibile la dipendenza dell’Europa dalle importazioni di Paesi Terzi diversificando l’approvvigionamento e rafforzando la lavorazione interna sostenibile.

Più resilienza, meno dipendenza e approvvigionamento responsabile

La circolarità e il riciclaggio delle materie prime da tecnologie a basse emissioni di carbonio, l’aumento della longevità dei prodotti e l’utilizzo di scarti di produzione contribuiranno a coprire una quota crescente della domanda di CRM. Una valutazione della quantità di materiali in stock, vale a dire quelli contenuti nei prodotti in uso, potrebbe aiutare a comprendere quando questi sarebbero disponibili per la trasformazione, considerando la vita media dei prodotti.

Mobilitare e migliorare il potenziale interno dell’Europa è un tratto fondamentale per il rafforzamento della resilienza e dello sviluppo di un’autonomia strategica aperta. Autonomia di gestione quindi, affinché l’UE possa perseguire i propri interessi e valori senza un eccessivo affidamento sulle risorse e sulle capacità di attori esterni.

Il maggiore impegno da parte dell’Europa, insieme ai partner strategici per garantire materie prime critiche, dovrà infine andare necessariamente di pari passo con una modalità di approvvigionamento responsabile. L’elevata concentrazione dell’offerta in Paesi con bassi standard di governance e di conseguenza bassi controlli da parte delle autorità, potrebbe aggravare problemi ambientali e sociali come il lavoro minorile. Nelle catene di approvvigionamento sarà quindi centrale anche la promozione dei diritti del lavoro, dei diritti umani e della protezione dell’ambiente.

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Florinda Ambrogio

Florinda Ambrogio

Laureata in Scienze e Tecniche Psicologiche con specializzazione in Scienze Forensi, amo la cronaca tanto quanto la narrativa. Da sempre impegnata per portare l'attenzione sui sempre attuali temi della crescita personale. Il cassetto mi piace riempirlo fino all'orlo di sogni che sostituisco non appena diventano realtà. Aperta al cambiamento solo se porta a migliorare.

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