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Sport e disabilità: la storia di resilienza di Maximilian Sontacchi

Sport e disabilità

Sport e disabilità: la storia di resilienza di Maximilian Sontacchi

La storia di Maximilian Sontacchi è fatta di coraggio, determinazione e passione. Originario di Padova, bolognese di adozione, è pilota paraplegico ufficiale Yamaha Racing, campione italiano e terzo nel campionato internazionale nel motociclismo paraolimpico classe 600. Grazie allo sport, non si è arreso di fronte alle difficoltà e, con la sua esperienza, aiuta i ragazzi con disabilità a tornare a praticare la propria passione.

Sport e disabilità: l’incidente e la rinascita di Maximilian

Nel 2005, la vita di Maximilian Sontacchi cambia irreparabilmente in seguito ad un incidente stradale, che lo costringe alla sedia a rotelle. Max però non molla e trova un lavoro in ospedale.

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Pochi mesi dopo, grazie alla sua passione per i motori, scopre il drifting, una disciplina automobilistica in cui il pilota perde volontariamente il controllo della parte posteriore e gestisce la vettura con le sole ruote anteriori. Così, Maximilian inizia a gareggiare girando sui circuiti d’Italia, e lo fa grazie a dei comandi particolari impostati sulla vettura; mentre, contemporaneamente, promuove campagne di sensibilizzazione per la guida sicura negli istituti superiori.

Nel 2009, insieme a Riccardo Errani, rallista di fama internazionale, e a Federico Sceriffo, drifter professionista di livello mondiale, crea le prime auto da drifting per piloti con disabilità. Ma non è tutto, perché l’anno successivo apre la prima scuola di drifting per piloti disabili in Europa.

Il ritorno sulle due ruote e il progetto “Ri-mettiamoci in moto”

A quasi dieci anni di distanza dall’incidente, si concretizza anche il suo sogno di tornare in moto: Maximilian torna a girare in pista su una Kawasaki Ninja appositamente adattata, all’autodromo di Modena.

È proprio a questo punto che Maximilian dà l’ennesimo segnale di forza e determinazione, rispondendo ancora una volta positivamente alla vita: nel 2015 sale su una moto da velocità (primo pilota paraplegico ad averlo fatto) in occasione della Di.Di. “Dream World Bridgestone Cup”, l’unica gara riservata a piloti disabili e organizzata sul tracciato di Vallelunga.

Nello stesso anno fonda il “BURA RACING TEAM“, con il quale gareggia in tutta Europa contro piloti normodotati, e avvia il progetto “Ri-mettiamoci in moto”, che offre la possibilità alle vittime di gravi incidenti di tornare in sella. Queste le sue parole, dalle quali traspare una grande gioia per aver aiutato ragazzi e ragazze a tornare a praticare la propria passione «Poter far provare a ragazzi che sono nella mia stessa condizione, le stesse emozioni che ho provato io, è la cosa più bella in assoluto. Vedere che ci sono numerose persone che ci seguono è una soddisfazione enorme»​.

Oggi Maximilian continua la propria carriera nel Motorsport e cerca di portare lo sport nella vita di chi, come lui, deve fare i conti con una nuova disabilità che, dice «Non deve affatto fermarli».

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