In tutto il mondo o quasi ci si lamenta (anche a ragione) per la crisi economica, ma se c’è un settore che anche nel 2012 è cresciuto è quello del turismo e che nel corso di quest’anno dovrebbe salire di un’ulteriore 3-4%. I perché di questi aumenti sono tanti e tra questi ci sono sicuramente oltre ad un aumento dell’offerta un po’ in tutte le parti del mondo, anche la possibilità d’abbattere i prezzi dei voli puntando compagnie economiche come Ryanair e quelli dell’alloggio, optando per ostelli e facendosi ospitare gratuitamente mediante community di viaggiatori come Couchsurfing.

C’è anche da dire come si sia sviluppato il cosiddetto turismo “mordi e fuggi”, dove si punta a vedere quanto più possibile, riducendo al minimo le spese e spostandosi così da una città all’altra. Si viaggia di più e si spende di meno, consentendo anche a chi non è disponibile a spendere cifre da capogiro, di regalarsi comunque nuovi orizzonti.

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A livello di singoli mercati, ci sono stati aumenti dell’8% negli Stati Uniti (molto più facilmente raggiungibili che in passato), del 7% in Germania (nonostante la Seconda Guerra Mondiale abbia distrutto quasi tutto il patrimonio storico) e del 5% in Francia. Nessuna crescita per l’Italia, che anzi ha fatto segnare una flessione imputabile all’alto costo del turismo, alla tassa quotidiana introdotta ormai in diverse città ed all’inefficienza di infrastrutture e trasporti.

Una delle poche città italiane che hanno segnato una crescita è stata Roma, con il 3% in più rispetto al 2011, trend che dovrebbe essere confermato anche quest’anno. Guardando fuori dalla nostra Europa, si registrano importanti aumenti per quanto concerne i mercati emergenti, come quelli del Sudafrica (+26%), della Corea (+26%) e dell’India (+23%).

Per quanto concerne la provenienza dei turisti, quelli cinesi sono cresciuti addirittura del 30%, seguiti dai russi con il 26%, dagli americani (+9%), dai canadesi (+6%) e dai tedeschi (+5%).

 

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