Sono in viaggio da un paio di giorni. Ho lasciato la splendida Sicilia e salutato le persone che mi hanno accompagnata durante questi mesi. Ho deciso di prendermi due giorni per stare solo con me stessa e di arrivare in Lombardia via terra, con la mia auto. Una sfida pazzesca per me che ho un po’ fobia di guidare in autostrada, soprattutto da sola.

Mi sento stranamente tranquilla e fiduciosa, per cui sono partita guidando per tutta la costa sud e fermandomi ogni volta che ne ho sentito il bisogno. Più che un vero bisogno, mi sono fermata tutte le volte volevo osservare da vicino le meraviglie che mi si presentavano davanti.

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Ovunque guardo c’è bellezza, che sia l’impronta di un popolo antico o il mare che onda dopo onda ha creato delle grotte naturali indescrivibili. Ho spento la suoneria del telefono, ho messo in sottofondo la mia musica preferita e ho osservato il panorama che si trasformava sotto i miei occhi.

I colori della terra e del mare continuano a cambiare, illuminati dalla luce del giorno e poi colorati da tramonti bellissimi che non ho mai visto da nessun’altra parte. Questo momento è tutto per me e mi dà la possibilità di pensare, riflettere e viaggiare lentamente, seguendo solo il mio ritmo.

I ricordi continuano ad affiorare e c’è una cosa che ho capito più di tutte da questa esperienza:

Viaggiare guarisce.

Viaggiare fa bene all’anima e ci cambia profondamente. Viaggiare ti mette davanti a sfide quotidiane che per assurdo affronti con molta più leggerezza di quando sei nella tua zona di comfort. Viaggiare ti permette di incontrare persone meravigliose e di creare rapporti molto profondi.

Una mia carissima amica viaggiatrice mi ha fatto riflettere sul fatto che quando si viaggia sei consapevole che il tempo che passerai con queste persone è limitato. Nei nostri rapporti quotidiani abbiamo spesso la leggerezza di pensare che il nostro tempo sia illimitato, che quella persona ci sarà sempre e che la rivedremo ogni volta che ne avremo voglia.

Quando viaggi non è così, sai che la persona che hai di fronte ripartirà presto o sarai tu a ripartire e quindi vivi il tempo a tua disposizione fino in fondo, senza sprecarlo. Ho incontrato persone meravigliose che come me si stavano pagando il viaggio lavorando e spesso l’unico momento che avevamo a disposizione era la notte, dopo ore e ore di lavoro.

Nella vita quotidiana non sarebbe pensabile. Ricordo ancora che nella mia “vita precedente” uscire in settimana non era contemplato visto che il giorno dopo dovevo alzarmi presto per andare a lavorare. Ed era così per tutte le persone che conoscevo.

Qui è cambiato tutto: all’improvviso mi sono trovata a rimanere sveglia tutta la notte guardando le stelle o dividendo una birra con altre persone raccontandoci i nostri pensieri più profondi. All’improvviso ti accorgi che

Il mondo li fuori è pieno di belle persone e che hanno voglia di sapere davvero quello che hai da dire.

Non servono grandi “cerimonie” o posti ad-hoc per incontrarsi. Spesso un muretto e una birra diventano il contorno più bello per chiacchierare e ridere di gusto. Non serve avere tanti soldi per uscire tutte le sere: quando c’è la compagnia giusta, un pacchetto di biscotti condiviso a piedi nudi diventa il dopo cena perfetto.

Ci si trova a camminare le ore senza accorgersene, a dormire su un’amaca, a fare cose mai fatte. Non mi riferisco a cose incoscienti, ovviamente, ma a quelle cose che in una vita “normale” ci farebbero storcere un po’ il naso.

In viaggio ci si adatta da ogni punto di vista e ci si rende conto che il contorno, è davvero solo un contorno e che non è fondamentale quando hai la serenità nel cuore, quando ridi di gusto e senti la testa finalmente leggera e libera. Il viaggio guarisce perché ti mette alla prova e ti spinge ad affidarti solo a te stessa per poi scoprire, quando lo fai, che hai moltissime tante mani tese pronte a reggerti e ad applaudirti di cuore quando ce la fai.

Personalmente ho imparato anche a darmi una pacca sulla spalla da sola perché spesso i giudici più severi siamo proprio noi stessi, pretendiamo sempre troppo e ci auto-giudichiamo. Viaggiare da sola mi ha fatto capire che potevo essere un po’ più buona con me stessa e ogni giorno ho gioito delle mie piccole e grandi vittorie. Questo per me è stato l’inizio di una nuova consapevolezza su di me, sulle mie capacità e possibilità.

Viaggiare ti apre la mente, ti mostra posti meravigliosi e ti regala incontri che non dimenticherai mai più.

Ho letto una frase l’altro giorno che diceva che quando parti per un viaggio, devi fare in modo di tornare diverso da quando sei partito. Io resto sempre io, ma di sicuro torno diversa: più forte, più leggera, con molti più amici, con il cuore più leggero, con gli occhi pieni di bellezze indescrivibili e con molta meno paura per il prossimo viaggio.

 

Leggi tutte le puntate del diario di viaggio di Sara: dall’Italia alla Thailandia. Parti da qui!

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Sara Capurso

Sara Capurso

Mi chiamo Sara, amo leggere, scrivere, meditare, viaggiare. Sono coach di Theta Healing, una tecnica che insegna come utilizzare la nostra naturale intuitività attraverso le nostre onde cerebrali che possono modificare le nostre convinzioni. Seguimi su BuoneNotizie.it, dove ti racconto come ho fatto a cambiare la mia vita, e come anche tu puoi cambiare la tua!

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