Quando ho deciso di partire e di cambiare la mia vita sedentaria trasformandola in una vita un po’ più “nomade”, tra le varie obiezioni che ho ascoltato da chi ha voluto darmi consigli, pareri o semplicemente condividere delle perplessità, ho trovato anche la seguente: “non potrei mai lasciare il mio gatto o cane”.

Non bisogna rinunciare per forza alla compagnia dei nostri amici speciali. Basta un po’ di organizzazione e mettere in conto che avranno bisogno delle nostre cure e attenzioni un po’ di più che a casa: si può fare tutto, basta volerlo.

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Chi vive con uno o più animali potrà confermarlo: il loro affetto ci ripaga di tutti i compiti e responsabilità che dobbiamo affrontare quando decidiamo di vivere con loro. Godere della compagnia di un animale ci dona gioia, serenità, tranquillità, compagnia e ci responsabilizza.

Personalmente, soprattutto durante il mio viaggio, ho imparato la pazienza e a godere molto di più della compagnia di Joy, il mio simpatico e adorato gatto. Nella vita frenetica di prima, sentivo che il tempo non era mai abbastanza per fare tutto. Le giornate erano scandite da impegni e orari. Ogni fuori programma diventava fonte di stress. Godevo della compagnia di Joy la sera quando rientravo o nei pochi momenti liberi durante il weekend.

Quando ho deciso di partire, due mesi fa, avevo inizialmente trovato una sistemazione per il mio gatto, lasciandolo da una amica e vicina di casa che lui già conosceva. Inoltre, il suo appartamento si trovava all’interno di un grande parco dove Joy è cresciuto per cui sono partita abbastanza tranquilla, dando per scontato che sarebbe stato bene.

Mi è mancato moltissimo in questi due mesi, nonostante continuassi a ricevere sue foto e video. Purtroppo, quando siamo troppo presi da noi stessi e dai nostri bisogni ci dimentichiamo di guardare oltre e l’ho fatto anche io.

Mentre mi trovavo in Sicilia da quasi due mesi, mi è arrivata una proposta di lavoro dalla Thailandia. Non ci potevo credere perché era una delle mete che avrei voluto visitare da sempre. Il progetto era di grande valore per me in quanto mi era stato offerto di andare a insegnare la lingua inglese ai bambini. Un progetto retribuito, partenza immediata per almeno sei mesi.

Ho accettato con immensa gioia e gratitudine e con gli ultimi risparmi ho fatto un biglietto di sola andata per la Thailandia. Ma l’idea mi separarmi dal mio Joy a tempo indeterminato non mi dava pace. Ho deciso quindi di tornare in Sicilia, dove avevo lasciato gli amici e una terra che volevo ancora esplorare.

Dopo tre giorni io e Joy abbiamo preso la nave e abbiamo viaggiato per una notte e un giorno, è stato bellissimo averlo con me. Abbiamo incontrato molte persone incuriosite da questo quadretto e abbiamo ricevuto un sacco di foto, complimenti, domande e coccole per Joy. Sentire il suono del mare accompagnato dalle sue fusa è stato qualcosa di magico che non dimenticherò mai.

Ecco cosa mi sento di consigliare a chi vuole viaggiare con il proprio amico quattro zampe:

  1. Durante il viaggio fategli sentire la vostra presenza: stategli vicino, parlategli, coccolatelo un po’ di più di come fate a casa. Questo farà stare bene lui e anche voi.
  1. Non forzatelo a mangiare e bere: potrà sentirsi un po’ scombussolato dal viaggio da odori e rumori nuovi, cercate di osservare e di prestare più attenzione del solito, saprà farvi capire di cosa ha bisogno.
  1. Siate decise: di sicuro un viaggio in auto o con i mezzi può non essere la situazione perfetta per loro, noi stessi spesso ne risentiamo ma in questo momento siete voi a dovergli garantire la massima sicurezza. Non fatevi “impietosire” perché sentite che si lamenta o vorrebbe uscire dal trasportino. Piuttosto fate più pause ma assicuratevi che sia sempre in sicurezza soprattutto se ci sono altri animali nei paraggi.
  1. Esercitate la pazienza: mettete in conto che potrebbero servire più pause e più tempo per arrivare a destinazione. Durante il mio viaggio in macchina ho dovuto fermarmi molte volte e ho aggiunto tappe notturne che non avevo previsto ma quando ho capito che Joy ne aveva assolutamente bisogno ho capito che era una mia responsabilità assicurarmi che stesse bene e quindi mi sono armata di pazienza e ho smesso di guardare al tempo come a un nemico che non basta mai ma ho utilizzato quelle ore per osservarlo, per stare di più con lui, per farlo tranquillizzare, per giocare con lui e per concedere anche a me una pausa in più.
  1. Siate rispettosi dei suoi bisogni: portarlo con voi in viaggio sì, ma obbligarlo a stare in spiaggia o in situazioni che a lui non piacciono no. Questo dovrebbe essere scontato ma ho assistito spesso ad azioni di puro egoismo umano nei confronti degli animali. Prendersi cura di loro può voler dire a volte anche rinunciare a qualcosa ma pensateci bene: davvero volete obbligarlo a seguirvi in quel pub tanto chiassoso? Non c’è bisogno di essere morbosi, lui starà bene anche senza di voi per una sera, l’importante è che abbia cibo, acqua e un posticino tranquillo e sicuro dove riposare. Oppure, potete rinunciare a quel sabato sera troppo uguale a tutti gli altri e decidere di passarne uno alternativo solo per voi e il vostro amico speciale. Energia positiva, relax, calore e tantissime belle sensazioni assicurate, per voi e per lui.

 

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Sara Capurso

Sara Capurso

Mi chiamo Sara, amo leggere, scrivere, meditare, viaggiare. Sono coach di Theta Healing, una tecnica che insegna come utilizzare la nostra naturale intuitività attraverso le nostre onde cerebrali che possono modificare le nostre convinzioni. Seguimi su BuoneNotizie.it, dove ti racconto come ho fatto a cambiare la mia vita, e come anche tu puoi cambiare la tua!

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