Come riportato dalle principali testate giornalistiche e da molti telegiornali, dal 15 giugno, per chi desidera organizzare le proprie vacanze in Grecia, saranno nuovamente ammessi i voli internazionali negli aeroporti greci di Atene e Salonicco, ma con una particolare limitazione: se l’aereo proviene da uno degli aeroporti dell’elenco delle aree “ad alto rischio” stilato dall’AESA (Agenzia Europea per la Sicurezza Aerea) i passeggeri saranno sottoposti ad un test per il Covid-19 (tampone) all’arrivo; se negativo, il passeggero si metterà in auto-quarantena per 7 giorni, se positivo, la quarantena sarà di 14 giorni.

La lettura di questo paragrafo ha suscitato però l’ira di molti, in particolare sui social network, dove l’opinione pubblica si è per la maggior parte espressa contro la decisione del Governo greco. Tuttavia bisogna considerare che la Grecia – dopo più di 10 anni di austerità, un sistema di sanità pubblica indebolito e con reparti di terapia intensiva non adeguati – sicuramente non sarebbe stata in grado di difendersi da un’ondata pandemica, senza specifiche misure di contenimento. Anche per queste considerazioni, del fino ad oggi sconosciuto virologo 54enne Prof. Sotiris Tsiodras, la Grecia ha ritenuto opportuno chiudere inizialmente le sue frontiere, per riaprirle poi gradatamente.

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Ma è giusto evitare le vacanze in Grecia durante l’estate 2020?

Potrebbe essere presto per puntare il dito contro i nostri vicini, ed escludere a priori il territorio ellenico dalla lista dei luoghi di villeggiatura possibili per quest’estate.

In primo luogo, sebbene forse non sia stato volutamente specificato per fini politici ed economici dai giornali, dalle TV e dall’Ansa stessa, si deve notare che questa limitazione avrà effetto per soli 15 giorni, infatti, si legge sul sito dell’Ambasciata di Grecia in Italia:

“Dal 15 al 30 giugno 2020 verranno ripresi i collegamenti aerei da tutti gli aeroporti d’Italia da e per Atene e Salonicco […]. I passeggeri che provengono dagli “aeroporti situati in aree ad alto rischio di trasmissione COVID-19 dell’elenco redatto dall’Agenzia Europea per la Sicurezza Aerea”, al loro arrivo saranno sottoposti ad un test obbligatorio (tampone)[…]”.

Secondariamente, non dobbiamo sentirci “presi di mira” dal Governo, o dal popolo greco, che impone la stessa limitazione  anche ad altri Paesi europei come Belgio e Svezia, o regioni specifiche di altri Paesi, come Francia, Olanda, Polonia, Portogallo, Spagna e Regno Unito, oltre a tutta una serie di altri Stati che potete leggere nell’allegato stillato dall’AESA ed intitolato “Lista degli aeroporti situati in aree ad alto rischio di trasmissione dell’infezione di Covid-19”.

Sconcertante quanto i nostri Ministri, i Presidenti delle Regioni, le agenzie di stampa, le TV ed anche le testate giornalistiche più importanti, possano influenzare il pensiero della maggior parte degli Italiani, manipolando le comunicazioni a loro piacimento e sottolineando, deliberatamente, solo alcuni aspetti della notizia.

Il consiglio è quindi di verificare sempre le fonti, in questo particolare caso il sito dell’Ambasciata di Grecia in Italia e dell’ Ambasciata d’Italia ad Atene, che addirittura, intelligentemente, vista anche la possibilità di evoluzione delle decisioni del Governo greco, riporta chiaramente nella sezione delle FAQ: “Si sottolinea che la lista dei Paesi da cui sarà possibile venire in Grecia a partire dal 15 giugno NON è ancora stata resa nota dalle Autorità greche, che prenderanno tale decisione sulla base delle valutazioni tecnico-scientifiche sull’andamento dell’emergenza del comitato di esperti appositamente istituito”.

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Paolo Guidali

Paolo Guidali

Paolo Guidali, blogger e aspirante pubblicista. Ha scritto per Varese Press e oggi collabora con BuoneNotizie.it grazie allo stage annesso al percorso di formazione dell'Associazione Italiana Giornalismo Costruttivo per diventare giornalista pubblicista.

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