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Il Governo apre a suggerimenti sulla spending review

I cittadini italiani sono chiamati ad esprimersi in modo diretto sulla gestione della cosa pubblica. Sul sito del Governo, infatti è possibile inviare un giudizio o un consiglio relativo alla spending review direttamente alla redazione di governo.it , utilizzando l’apposito modulo “Esprimi un’opinione”. 

Per spiegare l’iniziativa, da Palazzo Chigi fanno sapere che:Tutti i cittadini, attraverso il modulo “Esprimi un’opinione”, hanno la possibilità di dare suggerimenti, segnalare uno spreco, aiutando i tecnici a completare il lavoro di analisi e ricerca delle spese futili”.

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L’iniziativa va di pari passo con il tentativo del Governo di alleggerire le spese ed evitare un eventuale aumento dell’Iva: Con la spending review, il Governo è intervenuto analizzando le voci di spesa delle pubbliche amministrazioni, per evitare inefficienze, eliminare sprechi e ottenere risorse da destinare allo sviluppo e alla crescita. La razionalizzazione e il contenimento dei costi sono, infatti, fondamentali per garantire, da un lato, il raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica, e dall’altro, l’ammodernamento dello Stato e il rilancio il circuito economico”.

L’intento del Governo è arrivare ad una riduzione non lineare, ma selettiva dei costi, scegliendo opportunamente le voci da tagliare. La reazione più dura all’iniziativa del governo sembra essere quella del segretario della CGIL, Susanna Camusso, che ha dichiarato in poroposito: “Abbiamo un governo di tecnici che nomina dei tecnici e poi chiede alla popolazione di fare il lavoro che dovrebbero fare i tecnici che hanno nominato i tecnici. Mi pare assurdo”.

Ma in un momento in cui il fatto di scegliere dove e quanto tagliare incide profondamente sui bilanci delle famiglie italiane, sembra davvero cosa “buona e giusta” chiedere, almeno, il parere degli italiani. Fermo restando che proprio da chi opera quotidianamente nella pubblica amministrazione, o da chi solitamente si trova ad averne a che fare, potrebbero arrivare suggerimenti mirati su sprechi sconosciuti ai più, relativi anche alle alte dirigenze dello Stato.

Che dall’indicazione dei cittadini si passi ad accettare il suggerimento è tutta un’altra storia, siamo d’accordo, ma almeno la strada è tracciata.

 

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