Ricordiamo che questo coraggioso imprenditore edile (nella foto, intervistato da “Striscia la notizia”), a causa dei danneggiamenti di stampo mafioso che ha subito, aveva perso il 40% dei mezzi e tutte le commesse: in questo modo, non era più riuscito più a pagare i contributi previdenziali e i tributi, fino ad accumulare 126.000 euro di debiti con il fisco. Una situazione, questa, che impediva a Cutrò di ottenere il Durc (Documento unico di regolarità contributiva).
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SostieniciOra l’odissea di Cutrò si è finalmente conclusa grazie all’intervento della Regione Sicilia, che ha coperto parte del debito. ”Oggi – ha detto l’imprenditore agrigentino – grazie alla Regione siciliana, si apre un’era nuova per i testimoni di giustizia. Per la prima volta, si riesce a far rinascere un’azienda che era stata messa in ginocchio dalla mafia e a dare agli imprenditori che denunciano, un forte segnale che le istituzioni sono al loro fianco”.
La commessa ottenuta dalla Regione Sicilia riguarda un lavoro di manutenzione e messa in sicurezza delle cabine elettriche che alimentano le gallerie di Petraro e Baglio sull’autostrada Palermo-Messina, per un importo di 110.000 euro e 60 giorni di lavoro.
”Un lavoro di piccole dimensioni – ha spiegato il presidente della Regione Sicilia, Raffaele Lombardo – ma che consente a questo imprenditore di riprendere a lavorare. Noi gli siamo vicini. La felicità e il sorriso che oggi ho visto sul suo volto e su quello dei suoi familiari, rispetto alla disperazione di qualche mese fa, sono il segno chiaro che abbiamo fatto una cosa positiva”.
Fonte: www.ansa.it