La sperimentazione del nuovo dispositivo “Angel” (nella foto sotto, il logo dell’iniziativa) è stata condotta per un anno, in collaborazione con la Questura di Roma e con il coordinamento della Fondazione Pangea e dell’Associazione Differenza Donna, su un campione di 33 donne vittime di atti persecutori. In questa fase, le richieste di aiuto sono state 21 e ben 7 le richieste di intervento da parte delle forze dell’ordine. In questo campione, la maggior parte dei comportamenti persecutori sono stati messi in atto dal partner o dall’ex partner, a conferma del fatto che la violenza sulle donne avviene quasi sempre all’interno della famiglia.
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SostieniciNel 2011 su circa 8.000 reati persecutori denunciati in Italia, più del 77% dei casi hanno avuto come vittima una donna. Dall’entrata in vigore della legge sullo stalking il fenomeno è emerso in modo allarmante, portando alla luce centinaia di richieste di aiuto da parte delle vittime. Ma ecco che arriva un nuovo cellulare in aiuto delle vittime: davvero una buona notizia. In questo primo momento, spiega Vodafone, di sperimentazione sono coinvolte 33 donne ad alto rischio di violenza.
“Un’azienda deve preoccuparsi del futuro delle persone, contribuire alla costruzione di un contesto sociale equilibrato e favorevole a sviluppare il sistema economico di una impresa, con uno sguardo di lungo periodo” ha detto l’amministratore delegato di Vodafone Italia, Paolo Bertoluzzo, spiegando l’iniziativa “Vodafone Angel”. “Il 40% dei quadri di Vodafone sono donne e con Angel vogliamo dare più sicurezza e migliorare la qualità della vita di tutte le donne”.
Per il vice capo della Polizia, Francesco Cirillo, quello dello stalking è stato per anni un “problema sottaciuto da parte di tutti, forze dell’ordine comprese. Un silenzio colpevole“ ha sottolineato Cirillo. Poi si è arrivati nel 2009 alla legge che ha introdotto il reato di atti persecutori, che però, ha aggiunto, è ancora inattuata nella parte che riguarda la raccolta dati. Su questo, ha risposto il Ministro del lavoro, Elsa Fornero: “Abbiamo fatto una convenzione con l’arma dei Carabinieri per raccogliere dati e anche un progetto con l’Istat per indagare sulla violenza verso le donne. Il Governo ha molta sensibilità su questo fronte”.
“La violenza sulle donne non è un fatto culturale”, ha proseguito,“non c’è sempre un’associazione fra l’ignoranza e la violenza. Questo tipo di violenza è pervasiva perchè è troppo tollerata, e la legge sullo stalking è stato un passaggio fondamentale. Le leggi devono diventare patrimonio sociale, entrare nel tessuto sociale ed è quello che stiamo facendo”.
“Credo che le norme, per essere davvero efficaci, devono diventare parte della coscienza civile, e quando lo sono, ci si adegua e bisogna pensare che anche uno schiaffo è un’offesa grave che la coscienza civile non può tollerare più”, ha concluso il Ministro, “Quando penseremo questo vorrà dire che la norma sarà quasi superflua, perchè i comportamenti saranno completamente adeguati”.
Ben venga, quindi, il nuovo dispositivo “Angel” (nome appropriato), l’angelo “custode” collegato direttamente con la centrale di polizia, da utilizzare in caso di atti persecutori: una buona notizie e un aiuto concreto per tutte le donne vittime di violenza e stalking.
Fonti: lab.vodafone.it e www.repubblica.it