Il processo di ratifica non è ancora concluso, ma sono piovuti commenti di soddisfazione per un iter che si è rivelato troppo lungo, ma che sta subendo un’accelerazione.
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Sostienici”Con l’approvazione in Senato del ddl”, ha dichiarato la vicepresidente del Senato, Emma Bonino, “il Parlamento ha finalmente sanato una lacuna normativa che impediva ai tribunali nazionali e alle autorità italiane di cooperare con la Corte nelle sue attività inquirenti e giudicanti. Si ripristina così un dato di legalità riguardo al rispetto da parte del nostro Paese dei Trattati di cui è parte”.
Commento positivo anche da parte di Carlotta Sami, direttrice generale di Amnesty International Italia: “Con questo voto si è posta fine ad una situazione imbarazzante per cui l’Italia, dopo aver ospitato nel 1998 la conferenza istitutiva della Corte e averne ratificato tempestivamente lo Statuto, non aveva poi introdotto norme che consentissero ai propri organi di polizia e giudiziari di collaborare con la Corte nell’accertamento dei più gravi crimini internazionali, dai crimini di guerra ai crimini contro l’umanità, fino al genocidio”.