Il dato del Rapporto Abi-Censis è stato confermato anche per tutto il 2011: l’occupazione maschile era arretrata ai livelli del 2004, mentre per le donne si è registrato un incremento pari a +566.000 unità lavorative.
Riscopri anche tu il piacere di informarti!
Il tuo supporto aiuta a proteggere la nostra indipendenza consentendoci di continuare a fare un giornalismo di qualità aperto a tutti.
SostieniciTrend positivo che si riscontra anche nei dati riguardanti la disoccupazione: dal 2004 quella femminile è diminuita dal 10,5% al 9,6% del 2011, mentre quella maschile è aumentata dal 6,4% al 7,6%.
Se la cavano soprattutto le lavoratrici autonome: il 16% a fronte di una media europea del 10%, e le imprenditrici, con personale alle loro dipendenze (3,6% ).
Nonostante i progressi, dovuti forse a forza di volontà e tenacia, le donne rimangono comunque la categoria più a rischio. Secondo il Rapporto Abi-Censis, nel 2011 il 14% delle donne era occupato con contratti atipici, contro il 10% degli uomini. Probabilmente la flessibilità, con tutti i rischi che comporta, ha comunque aiutato.