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Conti correnti a costo zero per le fasce sociali disagiate

Se credevate che il rapporto tra italiani e carte di pagamento elettronico fosse quantomeno difficoltoso, dovrete ricredervi: questi strumenti sono ormai diffusissimi e sono moltissimi i consumatori che li utilizzano per i pagamenti sia online che negli esercizi commerciali tradizionali.
A dire il vero, l’uso delle carte di pagamento è aumentato: sarà forse merito del fatto che ormai trovare una carta di credito vantaggiosa è molto semplice, in quanto molti istituti di credito, infatti, la offrono a condizioni convenienti contestualmente all’apertura di un conto corrente e in alcuni casi non è previsto il pagamento del canone annuale.

La medesima rivalutazione ha interessato gli stessi conti correnti, strumenti bancari ormai diffusissimi grazie alle loro molteplici funzionalità: dall’accredito dello stipendio all’invio e ricezione di bonifici.
Inoltre, grazie alla presenza sempre più capillare dei telefoni cellulari, la gestione del proprio conto sta iniziando a interessare anche l’universo della telefonia, grazie alla quale è possibile effettuare pagamenti in piena libertà mediante lo strumento del mobile payment, in piena diffusione.
Anche scoprire quali sono i conti correnti più convenienti non è difficile: basterà confrontarli online sulla base delle proprie esigenze. In particolare, i conti correnti online si rivelano più vantaggiosi di quelli tradizionali perché spesso sono a zero spese: le banche che operano sul web possono infatti eliminare molti costi di gestione e riversare questo vantaggio nella loro offerta.

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Proprio conti correnti e carte di credito sono i protagonisti della lotta all’evasione fiscale promossa dal governo Monti.
Uno degli obiettivi della cosiddetta manovra “Salva-Italia” del Governo Monti è la lotta all’evasione fiscale. Entro tre mesi dalla data di entrata in vigore del decreto-legge del 6 dicembre 2011, tutti i movimenti finanziari di importo superiore a 1.000 euro non potranno più avvenire mediante il pagamento in contanti, ma dovranno essere effettuati con assegni non trasferibili, bonifici, oppure altre modalità di pagamento bancarie e postali che lascino traccia della transazione, nonché mediante carte di credito, debito e prepagate.

La soglia di tracciabilità dei pagamenti verrà fissata dagli attuali 2.500 euro a 1.000 euro. Il fine principale di questo provvedimento è quello di disincentivare l’economia sommersa e favorire la modernizzazione e l’efficienza degli strumenti di pagamento, riducendo i costi finanziari e amministrativi derivanti dalla gestione del denaro contante. In questo modo il numero di titolari di conti correnti dovrebbe aumentare e la circolazione di denaro contante dovrebbe essere scoraggiata.
Coloro che temono che questo provvedimento porti ad un aumento dei costi di commissione applicati dalla banche sulle varie transazioni, non devono preoccuparsi: il governo Monti e l’Abi (Associazione bancaria italiana) stanno valutando delle proposte appositamente studiate per le fasce di reddito più disagiate, come i titolari di pensioni minime o sociali. Il presidente dell’Abi, Giuseppe Mussari, ha recentemente dichiarato che: “Tutte le banche italiane sono disponibili a ragionare su un conto corrente a zero spese per i pensionati al minimo e sui costi delle carte di credito alla luce delle misure del governo”, precisando però che gli istituti di credito “non sono disponibili a dare gratuitamente servizi che costano alle imprese bancarie”. Per agevolare i cittadini con bassi redditi, la manovra ha inoltre previsto l’eliminazione dell’imposta di bollo sui conti correnti con giacenza inferiore a 5 mila euro.

I cittadini ancora affezionati all’utilizzo del denaro contante, quindi, dovrebbero attrezzarsi in previsione di queste novità. Un primo passo potrebbe essere la scelta di un conto corrente adatto a loro, magari utilizzando il servizio di confronto conti on line di SuperMoney, che permette di valutare le offerte della principali banche e istituti di credito e di trovare la soluzione migliore.

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