E’ questo quanto emerge dal secondo Rapporto annuale di “European Progress Microfinance Facility” (“Report on the Implementation of the European Progress Microfinance Facility-2011”), che sottolinea come la microfinanza sia uno strumento sempre più utilizzato dai piccoli imprenditori per lo start up delle loro aziende. Si calcola che nei prossimi 2-3 anni, attraverso le garanzie della Facility, gli operatori della microfinanza metteranno a disposizione degli imprenditori europei 170 milioni di euro.
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SostieniciLászló Andor, commissario europeo per l’Occupazione, gli Affari Sociali e l’Inclusione, ha definito la microfinanza un investimento “sociale” e il “Progress Microfinance” uno strumento per aiutare soprattutto le persone svantaggiate. Il progetto, lanciato congiuntamente a “European Investment Bank Group” nel 2010, oltre a fornire sostegno agli operatori della microfinanza selezionati da “European Investment Fund”, offre incentivi per aiutare tutti quei gruppi considerati “a rischio di insolvenza” come, ad esempio, i giovani.
Numerose le storie di micro-imprenditorialità di successo contenute nel Report UE: fra queste, quella di un cameriere portoghese che, dopo aver lavorato per anni come precario, ha utilizzato il prestito per aprire un suo ristorante. Ma i prestiti di microfinanza funzionano anche per “ricominciare tutto da capo”, come dimostra la storia di una coppia di rumeni che, dopo aver perso il posto di lavoro in una miniera, ha deciso di cambiare completamente settore, avviando un’impresa agricola.
La composizione settoriale su cui il microcredito ha dimostrato di poter avere un impatto positivo è molto ampia. I settori che hanno usufruito maggiormente dei prestiti garantiti dal “Progress Microfinance” sono quelli del commercio e dell’agricoltura – dove si localizzano, rispettivamente, il 28,5% e il 20% di tutti gli imprenditori beneficiati. A seguire, con percentuali inferiori al 10%, altri settori come quello manifatturiero, dell’edilizia e dei servizi.
Anche per l’International Labour Organization (ILO) – l’Agenzia delle Nazioni Unite per il lavoro – l’accesso alla microfinanza, a livello globale, può effettivamente ridurre il deficit di lavoro dignitoso presente nel mercato occupazionale. L’ILO vede negli strumenti della microfinanza, e in particolare nel microcredito, l’effettiva possibilità di offrire “un contributo notevole” per la creazione di lavoro dignitoso.
Fonte: www.adnkronos.com