Ad aumentare in campagna – spiega la Coldiretti – sono sia il numero di lavoratori dipendenti (+10,1 %) che, in misura più contenuta, quelli autonomi (+2,9 %). Il trend positivo dell’agricoltura italiana è particolarmente importante perché – continua la Coldiretti – è il risultato di una crescita record del 13,7% al nord, ma anche del 3,5% al sud, mentre si registra un leggero calo nel centro Italia (- 3,2%).
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SostieniciSi stima, peraltro – precisa la Coldiretti – che abbia meno di 40 anni un lavoratore dipendente su 4 assunti in agricoltura, dove si registra anche una forte presenza di lavoratori giovani ed immigrati che hanno abbondantemente superato quota 100.000.
A preoccupare sono, tuttavia, gli effetti del caldo e della siccità, che hanno tagliato i raccolti estivi ed autunnali e rischiano di lasciare senza lavoro molti dei 200.000 giovani impegnati nelle attività di raccolta di frutta, verdura e nella vendemmia.
Il crollo dei raccolti agricoli va dal 22% per le pere al 13% per le mele, ma arriva al 50% per il pomodoro in Puglia e al 10% per la vendemmia a livello nazionale rispetto agli ultimi 5 anni.
Si tratta – conclude la Coldiretti – degli effetti negativi dell’andamento climatico sfavorevole che ha provocato danni diretti per oltre 1 miliardo di euro all’agricoltura nazionale, ma con effetti anche sull’indotto in termini economici ed occupazionali.
Per approfondire:
Artigianato: settore anti-crisi e in continua crescita