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Riscoprire il proprio tempo con il "Festival dell’Ozio"

Ritrovare il giusto ritmo della vita, godere dei piccoli piaceri quotidiani, di gesti che a causa del ritmo frenetico della contemporaneità abbiamo dimenticato o non notiamo nemmeno più: è questo lo spirito della prima edizione del Festival dell’Ozio, organizzato dal FAI, Fondo Ambiente Italiano, che si terrà Luvigliano di Torreglia, a pochi km di distanza da Padova, nel week-end del 16 e 17 giugno.

Leggere all’ombra ristoratrice di un loggiato antico, schiacciare un pisolino all’aria aperta, guardare le stelle. Ed, ancora, camminare nei prati e fischiare con i fili d’erba. Da quanto tempo non fate più queste cose? Proprio per riflettere sul ruolo dell’ozio e del riposo e dei piccoli piaceri quotidiani, il FAI ha organizzato queste due giornate nello splendido scenario della rinascimentale  Villa  Dei Vescovi (di sua proprietà).

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L’ozio, nell’antichità, non aveva il significato negativo che si attribuisce al termine oggi: per i romani, era il momento del riposo, della ricerca intellettuale e culturale. In questo senso, il FAI vuole riproporre questo concetto.

Accanto a questi “consigli oziosi”, sono stati inoltre organizzati quattro serie di laboratori per esperire in maniera totale il senso delle piccole cose:

– “All’aria aperta”, con passeggiate, gite in bicicletta e sessioni di Thai-Chi e Yoga;

– “Laboratori” per riscoprire i giochi dimenticati, imparare l’arte dell’Origami ed approfondire i temi dell’orto e dei fiori;

– “Ristoro”, grazie anche alla collaborazione con Slow Food, in cui verranno proposti prodotti del territorio e piatti di tradizione paesana.

Inoltre, in entrambe le giornate, verranno proposti una ricca serie di eventi, come, per esempio, spettacoli teatrali e di giocoleria, sessioni di fotografia e di narrazione con ospiti illustri.

Incantevole, infine, è lo scenario che ospita l’evento: Villa dei Vescovi (nell’immagine sotto) venne costruita intorno alla metà del XVI secolo come luogo per coltivare l’intelletto e i piaceri della vita. Committente fu Alvise Cornaro, uomo di spicco della curia padovana e della cultura dell’epoca. La Villa – oggi di proprietà del FAI – ha aperto i battenti al pubblico nel giugno del 2011, dopo quattro anni di intensi restauri.

L’auspicio del Festival dell’Ozio, chiaramente, è quello di prolungare questa riflessione sul senso del tempo, e della sua fruizione, anche oltre il fine settimana del 16 e 17 giugno.

Immagine di copertina:  © Isabella Berardi

Immagine di Villa dei Vescovi:  © FAI

 

 

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