Leggere all’ombra ristoratrice di un loggiato antico, schiacciare un pisolino all’aria aperta, guardare le stelle. Ed, ancora, camminare nei prati e fischiare con i fili d’erba. Da quanto tempo non fate più queste cose? Proprio per riflettere sul ruolo dell’ozio e del riposo e dei piccoli piaceri quotidiani, il FAI ha organizzato queste due giornate nello splendido scenario della rinascimentale Villa Dei Vescovi (di sua proprietà).
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SostieniciL’ozio, nell’antichità, non aveva il significato negativo che si attribuisce al termine oggi: per i romani, era il momento del riposo, della ricerca intellettuale e culturale. In questo senso, il FAI vuole riproporre questo concetto.
Accanto a questi “consigli oziosi”, sono stati inoltre organizzati quattro serie di laboratori per esperire in maniera totale il senso delle piccole cose:
– “All’aria aperta”, con passeggiate, gite in bicicletta e sessioni di Thai-Chi e Yoga;
– “Laboratori” per riscoprire i giochi dimenticati, imparare l’arte dell’Origami ed approfondire i temi dell’orto e dei fiori;
– “Ristoro”, grazie anche alla collaborazione con Slow Food, in cui verranno proposti prodotti del territorio e piatti di tradizione paesana.
Inoltre, in entrambe le giornate, verranno proposti una ricca serie di eventi, come, per esempio, spettacoli teatrali e di giocoleria, sessioni di fotografia e di narrazione con ospiti illustri.
Incantevole, infine, è lo scenario che ospita l’evento: Villa dei Vescovi (nell’immagine sotto) venne costruita intorno alla metà del XVI secolo come luogo per coltivare l’intelletto e i piaceri della vita. Committente fu Alvise Cornaro, uomo di spicco della curia padovana e della cultura dell’epoca. La Villa – oggi di proprietà del FAI – ha aperto i battenti al pubblico nel giugno del 2011, dopo quattro anni di intensi restauri.
L’auspicio del Festival dell’Ozio, chiaramente, è quello di prolungare questa riflessione sul senso del tempo, e della sua fruizione, anche oltre il fine settimana del 16 e 17 giugno.
Immagine di copertina: © Isabella Berardi
Immagine di Villa dei Vescovi: © FAI