Francesca Gobbo, 28 anni, ha studiato da giornalista, ma ha deciso di tuffarsi a capofitto nell’apicultura e produrre miele biologico. Oggi scrive, ma solo dal suo blog, dove racconta di api, miele e cibo e raccoglie le storie di chi, rimasto senza lavoro, si è messo in proprio nel settore della gastronomia ed ha cambiato la sua vita in meglio. Un blog, per usare le sue stesse parole,“dedicato alle migliaia di persone come me che hanno incontrato la cucina e, con lei, un nuovo modo di essere felici”.
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Sostienici“Nel maggio 1989”, ha ricordato, “io e mio fratello eravamo seduti in mezzo al prato. Da lontano si è avvicinato papà e in mano reggeva un favo, carico di miele. Ci siamo tuffati in quell’oro liquido: sapeva di natura ed è stata una sensazione miracolosa che mi ha accompagnato per anni. Sarà stata la crisi dell’occupazione, ma a un certo punto il malessere è diventato troppo forte e così ho deciso di ascoltare quel richiamo istintuale che mi ha spinto verso l’apicoltura”. E proprio da questa intuizione è nata la sua idea d’impresa: creare un’azienda che produce miele biologico.
“Oggi quell’attività esiste”, ha detto Francesca con orgoglio, “E’ una piccola impresa individuale. Non nascondo che piombare in un mondo completamente diverso non è una passeggiata. Così come essere imprenditori e apicoltori non è un gioco. Ma quell’intuizione ha spazzato via tutto: delusione, angoscia, schiavitù professionale. Questo tuffo nell’oro liquido mi ha liberato dalle ansie di un lavoro impossibile. E siccome a me studiare piace, ho continuato ad investire in formazione: diploma alberghiero in pasticceria e qualifica di esperto in analisi sensoriale del miele”.
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