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Il nuovo volto della filantropia americana

In un articolo apparso su BusinessWeek on line, vengono tracciate le linee di fondo del nuovo volto della filantropia americana. Dal 1889, quando Andrew Carnegie scrisse che le persone ricche avevano l’obbligo morale di donare le proprie fortune, la filantropia americana ha subito una radicale trasformazione. Se un tempo i cosiddetti multi-milionari si limitavano a donazioni delle quali – una volta uscite dal loro portafogli – spesso non sapevano piu’ nulla, ora sono gli stessi ricchi ad investire consapevolmente il proprio tempo, la propria esperienza e il proprio denaro nelle cause in cui credono. Si pensi per esempio al fondatore del colosso Microsoft, Bill Gates, che, insieme alla moglie Melinda, ha costituito una Fondazione, attraverso al quale, solo negli ultimi quattro anni, ha investito 23.500 milioni di dollari in progetti di ricerca e prevenzione sanitaria, impiegando direttamente oltre 230 persone. Oppure a James E. Stowers Jr., fondatore della American Century Service Corp., che ha investito sia in termini di tempo che di denaro, nella creazione di un centro per la ricerca sul cancro. Il filantropo ha cambiato volto: non si tratta piu’ di donare con spirito caritatevole, ma piuttosto di investire con consapevolezza. Non piu’ solo “ribbon-cutter” ma veri e propri manager dei propri investimenti sociali, per una filantropia nuova, professionale, e certamente piu’ efficace.

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