Il Comitato scientifico della “Comunità mondiale della longevità” è un network internazionale, creato nel 2010, di cui fanno parte le province sarde di Cagliari e dell’Ogliastra, alcune Regioni coreane e quella giapponese di Okinawa, tutte riconosciute come “aree della longevità” a livello mondiale.
Riscopri anche tu il piacere di informarti!
Il tuo supporto aiuta a proteggere la nostra indipendenza consentendoci di continuare a fare un giornalismo di qualità aperto a tutti.
Sostienici“Gli animali”, ha spiegato Cinzia Pasini, veterinaria e specializzanda in pet-therapy, “sono uno stimolo importante, spesso fondamentale, per gli anziani che devono intraprendere un’attività riabilitativa”.
La pet-therapy è una terapia dolce, basata sull’interazione uomo-animale, che integra, rafforza e coadiuva le tradizionali terapie . Può essere impiegata su pazienti affetti da differenti patologie con obiettivi di miglioramento comportamentale, fisico e cognitivo. La pet therapy, quindi, non è una terapia a sé stante, ma una co-terapia che affianca una terapia tradizionale in corso.
La presenza di un animale permette di consolidare il rapporto emotivo con il paziente e, tramite questo rapporto, stabilire sia un canale di comunicazione paziente-animale-medico sia stimolare la partecipazione attiva del paziente.
“L’assistenza agli anziani”, ha aggiunto Roberto Pili, presidente del Consiglio provinciale di Cagliari, “ha bisogno di un approccio multidisciplinare, di un impegno scientifico culturale, ma anche istituzionale per sensibilizzare l’opinione pubblica sul ruolo sociale che possono avere. Dobbiamo iniziare a considerarli una risorsa, consci del fatto che un anziano che vive meglio e più a lungo grava meno sul sistema sanitario”.
Tra i vari spunti emersi nel dibattito di Cagliari, Donatella Petretto, presidente della sezione di Cagliari dell’Associazione italiana dislessia, ha rilevato che per gli anziani anche il bilinguismo può essere una protezione rispetto a gravi patologie, come la degenerazione cognitiva.
Sul piano più propriamente operativo, Gian Mario Migliaccio, ha fatto sapere che il Coni, di cui è responsabile scientifico, è pronto a partire con il progetto ‘Achent’annos in salude’, che coinvolgerà in una prima fase un centinaio di anziani per 12 settimane: “L’obiettivo è dimostrare che la popolazione oltre i 65 anni che sceglie di effettuare attività motoria trae evidenti benefici“.
Fonte: SardegnaOggi