Site icon BuoneNotizie.it

Istruzione in Africa. Dall’UE 100 milioni di euro per formare gli insegnanti

Unione europea: giovani africani incrociano le braccia in segno di carattere e positività

giovani africani incrociano le braccia in segno di carattere e positività

L’Unione europea ha lanciato un’iniziativa regionale da cento milioni di euro per sostenere la formazione dei giovani insegnanti in Africa. L’obiettivo primario è quello di promuovere un’istruzione di qualità e migliorare lo standard degli insegnanti. L’iniziativa promossa da Jutta Urpilainen, commissaria europea per i partenariati internazionali, rientra nel pacchetto di investimenti Ue-Africa Global Gateway.

Unione europea-Africa e gli investimenti per un istruzione di qualità

Questo pacchetto di investimenti promosso dall’Unione europea mira a supportare l’Africa per la ripresa e la trasformazione del continente. Gli obiettivi principali sono quelli di accelerare la transizione ecologica e digitale senza tralasciare l’educazione e la formazione.

Riscopri anche tu il piacere di informarti!

Il tuo supporto aiuta a proteggere la nostra indipendenza consentendoci di continuare a fare un giornalismo di qualità aperto a tutti.

Sostienici

Inoltre, il pacchetto sostiene le riforme locali sull’istruzione e fornisce opportunità di collaborazione transnazionale e apprendimento sia all’interno che all’esterno dell’Africa. Tra gli obiettivi da raggiungere: l’aumento del numero degli insegnanti qualificati garantendo un’istruzione di qualità, una formazione costante dei giovani studenti e l’accesso a consistenti opportunità lavorative.

Gli obiettivi dell’Unione europea attraverso l’agenda 2030

L’obiettivo numero quattro dell’Agenda 2030 per uno sviluppo sostenibile afferma che bisogna garantire un’istruzione di qualità, inclusiva e consistente, oltre a promuovere opportunità di apprendimento continuo per tutti. Lo stesso inoltre, non si limita all’istruzione primaria dei bambini, ma si concentra anche sul legame tra istruzione per adulti e formazione professionale, per garantire un mondo più sicuro, sostenibile e interdipendente.

Secondo l’Unicef, entro la metà del secolo nel continente africano si raggiungerà una cifra di un miliardo di bambini e adolescenti. C’è da chiedersi chi riceverà un’istruzione adeguata, considerando che gli standard presentano a volte delle carenze rispetto all’Unione europea. Difatti, si cerca di intervenire nel campo dell’istruzione che va a migliorare la qualità delle opportunità lavorative, aiuta la comunità ad essere più pacifica e interviene sull’impegno civico dei cittadini contribuendo allo sviluppo della società.

I sistemi scolastici in Africa

La scuola segna l’ingresso dei più piccoli nella società, che vengono inseriti in contesti a loro sconosciuti confrontandosi quindi con un nuovo modo di vivere. In Africa nello specifico, nonostante i progressi compiuti, il sistema scolastico vive ancora una fase di assestamento, legato all’insufficiente numero di strutture o alle condizioni economiche e sociali precarie.

Inoltre, la situazione diventa ancora più complessa quando l’obbligo scolastico non viene rispettato. Principalmente, le ragioni per cui accade ciò sono i cattivi risultati scolastici, la necessità di lavorare per aiutare o supportare economicamente la famiglia o magari la distanza casa-scuola.

Il diritto di imparare

L’Unesco e l’Unione europea sottolineano le disuguaglianze nell’accesso all’istruzione ed evidenziano che ad oggi 244 milioni di bambini tra i 6 e i 18 anni non frequentano la scuola dell’obbligo. Nelson Mandela ha sempre sostenuto che l’istruzione è l’arma più potente che si può utilizzare per cambiare il mondo: in questo senso l’Africa, pur essendo un continente ricco di risorse e potenzialità, presenta ancora delle lacune per quanto riguarda l’analfabetismo e sono ancora tante le persone che non hanno accesso all’istruzione di base. Le percentuali di alfabetizzazione non sono rassicuranti rispetto all’Unione europea soprattutto in alcuni Paesi come il Mali (39%) o l’Etiopia (45%).

Tuttavia ci si accorge che le iniziative messe in atto per contrastare l’analfabetismo sono tante, tra queste l’African Library Project, ideato nel 2005 dall’insegnante Chris Noel Bradshaw e dalla sua famiglia provenienti dalla California. Durante una visita nei villaggi del Sudafrica l’insegnante americana accorgendosi della carenza di biblioteche, ha una brillante idea: combattere la povertà e l’analfabetismo creando librerie all’interno delle scuole. Al momento, i dati ispirano fiducia considerando che il progetto ha all’attivo quattromila biblioteche e quattro milioni di libri donati.

Condividi su:
Exit mobile version