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Ecomondo: green economy protagonista, settore in crescita nonostante la crisi

La vera protagonista della sedicesima edizione di “Ecomondo”, la fiera internazionale del recupero di materia ed energia e dello sviluppo sostenibile che si è aperta ieri a Rimini (e che si concluderà sabato 10 novembre), è l’economia verde. Un tessuto importante fatto di centinaia di aziende che operano in ambiti differenti e che il Ministro dell’Ambiente Corrado Clini ha definito “lo strumento più appropriato per la crescita sostenibile”.

In tutto, partecipano ad Ecomondo 1.200 imprese della green economy, attive nei settori del riciclo dei rifiuti, energie rinnovabili, riqualificazione ambientale, ma anche trasporti a basso impatto e progetti di cooperazione, al centro, rispettivamente, dei due eventi paralleli “Key Energy”, salone dedicato a energia e mobilità sostenibili e “Cooperambiente”, rassegna delle migliori esperienze della cooperazione in tema di ambiente.

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I numeri dell’esposizione Ecomondo, una delle prime in Europa su questi temi, rendono l’idea dell’importanza dell’intero comparto: sono attesi oltre 75.000 i visitatori professionali (dei quali 8.000 stranieri), 16 padiglioni espositivi, 150 incontri e convegni.

Tra le proposte più interessanti, l’area della “Città sostenibile”: 6.000 metri quadrati in cui è possibile osservare le soluzioni più innovative per trasformare i centri urbani in “Smart cities”, città intelligenti e sostenibili, in grado di rispondere meglio ai bisogni delle persone, offrendo una qualità della vita più alta.

Appuntamento di apertura della kermesse sono stati gli “Stati generali della green economy“, che lo stesso Ministro dell’Ambiente ha voluto si tenessero proprio a Rimini.

Durante gli Stati generali, oltre a Clini, interverranno anche il Ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera, e il Commissario europeo all’Ambiente, Potocnik. Saranno presenti imprenditori, politici, rappresentanti delle associazioni di categoria ed esperti che si confronteranno sulle strade da percorrere per un futuro produttivo e occupazionale anti-crisi nel segno della sostenibilità.

 

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