In un contesto internazionale mutevole, dove le conferenze internazionali sull’ambiente si susseguono senza raggiungere risultati concreti, l’azione globale per il clima si consolida grazie a una rapida crescita delle tecnologie pulite, una crescente domanda di soluzioni a basse emissioni di carbonio e progetti volti a favorire la riforestazione nella lotta al cambiamento climatico.
Questi progressi provengono sempre più da aziende, investitori privati e finanziari, associazioni di volontariato, giunte comunali e le rappresentanze delle popolazioni autoctone più fragili: portatori di interesse che, pur non essendo Parti delle conferenze internazionali, possono ispirare i governi nella lotta contro il cambiamento climatico con il loro esempio.
Il loro impegno, insieme a quello dei principali attori istituzionali, è testimoniato nell’ultimo Yearbook of Global Climate Action, l’Annuario dell’Azione Globale per il Clima – che era stato redatto dall’Agenzia ONU per il clima – in vista della 29ª Conferenza Internazionale sul Clima (COP29) a Baku, in Azerbaigian.
Azione globale per il clima: i risultati positivi raggiunti a livello mondiale
Durante la COP29 è stato ribadito che gli impatti economici del riscaldamento climatico stanno aumentando in tutti i Paesi del mondo, causando perdite per oltre 350 miliardi di dollari. Tuttavia, nell’Annuario dell’Azione Globale per il Clima l’ONU accende una luce di speranza sugli sforzi globali nella lotta alla riduzione delle emissioni in diversi settori:
- Energia: la capacità di energia rinnovabile è aumentata di 473 GW nel 2023, segnando un incremento del 14% rispetto all’anno precedente.
- Investimenti green: gli investimenti globali nella produzione di tecnologie pulite hanno raggiunto circa 200 miliardi di dollari, con un aumento del 70% rispetto al 2022.
- Settore automobilistico: le vendite di veicoli a zero emissioni sono cresciute del 35%, rappresentando il 18% delle vendite globali di automobili nel 2023.
- Industria del cemento: il settore ha ridotto l’intensità di emissione di carbonio dell’8% rispetto ai livelli del 2020, e oltre un terzo dei membri della Global Cement and Concrete Association ha fissato obiettivi per la riduzione delle emissioni.
A questi sviluppi si sommano le 175 iniziative cooperative per il clima (CCI) portate avanti da vari portatori di interesse esterni alla COP. Queste iniziative, monitorate dal Global Climate Action Portal, hanno coinvolto nel 2023 oltre 39.000 attori pubblici e privati, un dato in forte crescita rispetto ai soli 1.000 attori registrati dieci anni fa.
I progetti vincenti per la lotta al cambiamento climatico non passano dai governi
I progetti vincenti per l’azione globale per il clima non passano per forza dai governi: è vero che durante la COP29 le Parti hanno stanziato 300 miliardi per i Paesi in via di sviluppo per aiutarli nella lotta climatica, ma queste risorse sono ben inferiori rispetto ai 1.300 miliardi promessi, non sono legati a progetti specifici, ma serviranno anche a ripagare gli attuali danni già provocati dai cambiamenti climatici.
Gli stakeholder non appartenenti alle Parti della COP29, come investitori privati, istituzioni locali, mondo associativo e di volontariato e le comunità più vulnerabili al cambiamento climatico hanno invece già promosso numerose iniziative transfrontaliere di successo. Ad esempio:
- Race to Zero: un’alleanza globale che riunisce oltre 15.500 membri, tra cui governi locali e istituzioni finanziarie, impegnati in azioni concrete basate sulla scienza climatica.
- Race to Resilience: una campagna gemella che promuove soluzioni di adattamento climatico per proteggere le comunità più vulnerabili.
- Nature Positive for Climate Action: un’iniziativa che coinvolge 500 aziende e istituzioni finanziarie, focalizzata su soluzioni basate su neutralità climatica e sul ripristino della natura, come tetti verdi, biodiversità e riforestazione. Grandi aziende hanno avviato programmi di agricoltura rigenerativa con un impatto positivo su oltre 500.000 piccoli agricoltori.
Questi progetti dimostrano che il cambiamento può essere guidato da attori diversi dai governi, creando un impatto significativo nella lotta al cambiamento climatico. Basterà?
COP29: sì al coinvolgimento di tutti nell’azione globale per il clima
Ciò che è emerso chiaramente dalla COP29 è che qualunque sia l’azione globale per il clima, essa non può prescindere dal coinvolgimento dei portatori di interesse esterni alle Parti della Conferenza. Per questo la COP29 ha rinnovato il mandato degli High-Level Champions, ovvero i portavoce istituzionali delle iniziative di questi attori sociali e della Marrakech Partnership for Global Climate Action che riunisce tutte le Parti interessate, che non sono Parti dell’Accordo di Parigi del 2015 per la neutralità climatica, ma sono essenziali per la sua attuazione.
Tuttavia, per raggiungere gli obiettivi dell’Accordo di Parigi, è sempre più urgente il sostegno finanziario della comunità internazionale verso la cosiddetta “finanza della natura”. Questo implica investire direttamente in progetti per la collettività, coinvolgendo chi è più colpito dal cambiamento climatico e più motivato a mitigarne gli effetti. Solo così sarà possibile garantire una strategia di adattamento efficace che punti non solo a sopravvivere ma, possibilmente, persino a prosperare in un mondo in trasformazione.

