La Corte suprema indiana  ha respinto il ricorso presentato da un’azienda farmaceutica svizzera, che rivendicava il brevetto su un medicinale anti-cancro. Le leggi indiane prevedono che la durata del brevetto sia limitata a vent’anni e l’azienda svizzera aveva presentato nel 2006 una versione ‘rinnovata’ del farmaco per sfruttare un altro ventennio di protezione. Il motivo della sentenza è soprattutto umanitario, permettere l’accesso a un farmaco salvavita per casi di cancro curabili potenzialmente a decine di milioni di indiani che non potrebbero permettersi il costo di una sola scatola del prodotto, utilizzato soprattutto contro la leucemia e alcuni tipi di tumori intestinali.

Fonte: Repubblica

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