delle peculiarità socio-economiche della realtà africana.

E’ per questi motivi che l’accordo siglato nei giorni scorsi dal Dipartimento dell’Energia Sudafricano e Solar Capital de Aar (partecipata di Moncada Energy Group) acquisisce un’importanza che va ben al di là del mero episodio di cronaca.

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Il nuovo impianto solare italo-africano si presenta quindi come una potenziale rampa di lancio per l’incremento dell’energia solare nel continente africano, sia per le proporzioni dell’investimento (240 milioni di euro, di cui il 25% con risorse proprie e il rimanente 75% derivante dalla partecipazione al progetto di Standard Bank Sudafrica) sia per le caratteristiche dell’impianto, che rappresenterà il più grande impianto solare mai realizzato in Sudafrica, nonché il più consistente investimento italiano in Africa.

Ciò che rende la costruzione dell’impianto un importante punto di partenza è l’inserirsi dell’iniziativa nel contesto della politica economica sudafricana attuale: una realtà ricca di risorse, che sembra essere particolarmente recettiva alle istanze di sviluppo di energia pulita e rinnovabile.

Il Sudafrica – il cui Pil rappresenta il 30% del Pil africano globale – ha deciso infatti di puntare sulle rinnovabili attraverso un sistema di incentivi particolarmente favorevole. L’obiettivo a medio termine è ambizioso: i piani prevedono, infatti, che entro il 2020, il 42% della produzione energetica totale del paese provenga da fonti rinnovabili.

 

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