Buone Notizie del Corriere della Sera, lanciato nel settembre 2017 come inserto cartaceo e gratuito del famoso quotidiano, è diventata una delle imitazioni di maggiore successo di BuoneNotizie.it.

Tra i primi collaboratori della rubrica del Corriere, oltre a Minnie Luongo – ex direttore responsabile della nostra testata tra il 2006 e il 2007, si sono alternati nomi importanti e firme prestigiose.

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“Da un lato sono molto contento che la nostra iniziativa editoriale, nata on-line nel 2001, abbia ispirato giornalisti ed editori a mettersi in gioco per contrastare l’imperante predominio di notizie negative – afferma Silvio Malvolti, ideatore di BuoneNotizie.it – Il panorama editoriale aveva bisogno di una svolta, e l’approccio positivo alle notizie è stato il primo passo, quello che ha segnato la strada verso il cosiddetto giornalismo costruttivo, come viene definito all’estero. Si tratta di un approccio più evoluto rispetto alle semplici “buone notizie”, orientato a raccontare anche le possibili soluzioni al fatto o al problema che viene descritto. In questo modo si evita di illudere il lettore che tutto vada sempre peggio”.

Viviamo infatti in una delle epoche più floride e pacifiche di sempre, come afferma Steven Pinker, autore e professore all’Università di Stanford in California, che analizza nel suo recente libro “Enlightment now” come la realtà sia ben diversa da quella che viene rappresentata dai mass-media.

Ne è una ulteriore dimostrazione il sondaggio condotto da Ipsos Mori, uno dei più affidabili e autorevoli centri di ricerche di mercato, che nel 2017 ha pubblicato il sondaggio Perils of Perception (Il pericolo della percezione) che esamina come il divario tra la percezione delle persone e la realtà dei fatti sia davvero enorme.

Corriere Buone Notizie non è l’unica iniziativa ad essersi “ispirata” a BuoneNotizie.it. Anche la rubrica Good News in onda su Rai3 nel format Report di Milena Gabanelli (nata grazie alla corrispondenza via e-mail con Michele Buono, uno dei principali collaboratori della giornalista e oggi conduttore dello stesso Report) e il format “Si Può Fare” condotto da Alessio Maurizi su Radio24, hanno trovato ispirazione nell’idea di Silvio Malvolti a seguito della sua collaborazione con il Gruppo 24 ORE.

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