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Le località di montagna premiate con le bandiere verdi di Legambiente

Pexels Bandiere verdi Bandiere nere Legambiente Carovana delle alpi montagne italiane

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Più promossi che bocciati. È questo il primo resoconto dell’assegnazione delle 19 nuove Bandiere Verdi e delle 10 Bandiere Nere di Legambiente attribuite alle località montane durante il sesto summit nazionale sulla montagna a a Chiaverano in provincia di Torino. Queste insegne sono dei riconoscimenti dedicati alla montagna simili alle Bandiere Blu, assegnate ai lidi e ai porti turistici più sostenibili dalla Fondazione per l’Educazione Ambientale, Ong internazionale con sede in Danimarca.

Grazie a questi premi, Legambiente valuta e incoraggia le esperienze virtuose e attente alla sostenibilità avviate nelle località di montagna o, nel caso delle Bandiere Nere, ammonisce quelle realtà che, invece, secondo il parere fornito dalla storica associazione ambientalista, sembrano non curarsi troppo del patrimonio alpino italiano.

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Venti anni di esperienza e monitoraggio del territorio

Legambiente ha censito 459 situazioni: 241 i progetti meritevoli della Bandiera Verde e 218 quelli destinatari della Bandiera Nera anche grazie all’esperienza ventennale di Carovana delle Alpi, una campagna di informazione nata nel 2002 per raccontare il territorio alpino e per tutelarlo dallo sfruttamento eccessivo delle risorse e dai cambiamenti climatici,

Due sono i principi su cui si basa la campagna Carovana delle Alpi: il primo è l’importanza strategica della montagna non solo per le sue risorse naturali, ma soprattutto come luogo in cui vivere senza penalizzazioni rispetto alla città, che possa diventare un laboratorio di sostenibilità  anche grazie alla sua produzione culturale e sociale specifica.

Il secondo principio si basa sul fatto che non vi è sviluppo sostenibile senza assunzione attiva del proprio futuro da parte delle popolazioni locali, così come non è possibile senza realizzare in questo modo una dimensione “glocale”, integrando i diversi livelli territoriali sia tra loro, sia con il piano globale. Proprio per questo, da luglio a ottobre, i circoli locali di Legambiente organizzano passeggiate, trekking e incontri per guidare turisti e curiosi alla scoperta del territorio alpino.

Le regioni che hanno ricevuto il maggior numero di premi green sono il Piemonte e Lombardia rispettivamente con 61 e 47 bandiere verdi assegnate, ma sono anche quelle che hanno ricevuto più bandiere nere, la Lombardia ne conta 54 mentre il Piemonte 44.

In questi vent’anni attraverso la nostra campagna Carovana delle Alpi abbiamo raccontato l’arco alpino con le sue storie di sostenibilità ambientale che arrivano dal basso e che lasciano ben sperare – ha dichiarato Giorgio Zampetti, direttore generale di Legambiente – al tempo stesso abbiamo anche puntato il dito contro quelle pratiche dannose che lacerano il territorio montano. Oggi la montagna può assumere nuovi significati e valori, non più come territorio disagiato, ma al contrario come spazio dinamico capace di fornire risposte concrete alla crisi ambientale a partire da stili di vita improntati sulla sostenibilità”. 

Le realtà premiate nel 2022 dalla Bandiera Verde di Legambiente

Piemonte e Friuli Venezia Giulia sono state le regioni che hanno conquistato il maggior numero di Bandiere Verdi aggiudicandosene ben 4 su 19. Al secondo posto, con 3 bandiere a testa, troviamo un altro ex aequo tra Lombardia e Trentino, mentre chiude il podio il Veneto con 2 riconoscimenti. Liguria e Alto Adige sono in fondo alla classifica con un premio a testa. La diciannovesima bandiera è stata assegnata ad una realtà nazionale, Appia, la rete della Pastorizia Italiana, per l’avvio del corso sperimentale formazione e accompagnamento per giovani pastori della Scuola Nazionale di Pastorizia, con l’obiettivo di sviluppare competenze in tema di pratiche agricole sostenibili e gestione del pascolo.

Tra le altre realtà premiate, la Fondazione Castel Pergine che, grazie a una sottoscrizione popolare, ha deciso di acquistare il Castello di Pergine in provincia di Trento, per preservarlo come bene comune, farne un centro culturale e un modello di turismo sostenibile. Riconoscimenti anche all’amministrazione comunale di San Giovanni Bianco, in provincia di Bergamo, per le azioni concrete in materia di mobilità sostenibile e di economia circolare. Bandiera verde anche per la Società “Sviluppo Turistico Grumes” per l’impegno nel rivitalizzare Grumes, un piccolo paese di mezza montagna nella provincia di Trento, diventato la più piccola città slow del mondo.

Premiato anche il comune di Malborghetto Valbruna in provincia di Udine, che ha favorito il turismo sostenibile, coinvolgendo le associazioni di volontariato e l’imprenditoria locali. Nell’ambito della agro-zootecnia, premiata l’azienda Friûl Cashmere, in provincia di Pordenone, che da un allevamento di capre nelle Dolomiti friulane ha fatto nascere una rete di microstalle aumentando il numero di capi e la produzione, senza diminuire il benessere animale.

Per quanto riguarda le dieci Bandiere Nere assegnate da Legambiente quest’anno il Piemonte è la “pecora nera” con 3 vessilli a seguire Valle d’Aosta, Lombardia, Alto Adige, Trentino, Veneto, Friuli Venezia Giulia e Marche tutte a quota 1.

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