Dimezzare le emissioni da combustibili fossili entro il 2030 è l’imperativo essenziale per mantenere il pianeta vivibile. L’IPCC, il Panel Intergovernativo sui Cambiamenti Climatici, ha evidenziato nel rapporto 2022 che nel decennio tra il 2010 e il 2019 il livello di emissioni di gas serra è stato il più alto nella storia della umanità. Il dato è allarmante, ma il tasso di crescita è diminuito rendendo ancora possibile attuare strategie per mitigare il cambiamento climatico e contenere negli 1,5 gradi il riscaldamento globale. Si è aperta una finestra di possibilità. Ma gli scienziati avvertono: bisogna agire adesso o mai più.

Come può essere utile la riduzione dei costi dell’energia

Secondo il rapporto del III gruppo di lavoro IPCC, intitolato Climate Change 2022: Mitigation of Climate Change una dinamica virtuosa può essere messa in atto già oggi, grazie al fatto che l’85% dei costi di produzione di energia eolica e solare si è ridotto, così come il costo delle batterie. Un’inversione di tendenza è ancora possibile.

Riscopri anche tu il piacere di informarti!

Il tuo supporto aiuta a proteggere la nostra indipendenza consentendoci di continuare a fare un giornalismo di qualità aperto a tutti.

Sostienici

Serviranno politiche adeguate a dare risposte al cambiamento imposto dal riscaldamento globale. Tali politiche potranno essere permesse dalle capacità di sviluppo industriale e tecnologico odierne, da applicazioni pratiche in funzione dell’abbassamento delle emissioni di gas serra e dall’abbattimento dei consumi di energia derivante da combustibili fossili.

Perché è importante agire adesso

Per Hoesung Lee, Presidente del IPCC, “siamo al crocevia” e le scelte prese attualmente possono permettere all’umanità un futuro altrimenti insostenibile.

Entro il 2025 verrà raggiunto l’apice delle emissioni di carbonio, per tale motivo i prossimi anni dovrebbero essere all’insegna di uno sforzo massivo necessario per abbattere tali emissioni del 43% sino al 2030. In caso contrario non sarebbe più possibile limitare il riscaldamento globale ad 1,5°C in più, obbiettivo necessario per frenare la possibile distruzione dell’ecosistema terrestre.

Secondo quanto evidenziato dal Rapporto, la temperatura globale si stabilizzerà quando le emissioni di anidride carbonica raggiungeranno lo zero netto. Se l’obbiettivo dovesse rimanere quello di 1,5°C, tale risultato sarebbe raggiungibile globalmente intorno ai primi anni 2050.

Cambiare politiche e modi di vivere

Le politiche da attuare per mantenere tale obbiettivo dovranno prevedere in primis la sostanziale riduzione dell’uso dei combustibili fossili, una diffusa elettrificazione, una migliore efficienza energetica e l’uso di sistemi di alimentazione alternativi, come quelli basati sull’idrogeno.

Accanto alle politiche pubbliche, l’IPCC nel proprio rapporto accosta anche gli stili di vita quotidiani di ogni individuo, il cui cambiamento potrebbe portare all’abbattimento di una considerevole quota di emissioni di gas serra per una forbice variabile dal 40% al 70% [1].

Per raggiungere tali obbiettivi sarà fondamentale proiettare la società stessa in una nuova dimensione, grazie a un cambiamento nei modi di vivere degli esseri umani, che non sia più solo eco-friendly, ma del tutto ecosostenibile.

L’umanità avrà bisogno di città con elettrificazione dei trasporti totale, sostenuta da fonti energetiche green e a basse emissioni per permettere l’assorbimento e lo stoccaggio del carbonio tramite soluzioni naturali e con edifici a zero emissioni. La produzione industriale dovrà essere più efficiente nell’utilizzo dei materiali, nel riutilizzo e nel riciclo degli stessi.

“I cambiamenti climatici sono il risultato di più di un secolo di energia e uso del suolo insostenibili, così come insostenibili sono stati gli stili di vita, i modelli di consumo e di produzione” ha affermato il co-presidente del III gruppo di lavoro dell’IPCC, Jim Skea aggiungendo inoltre che questo rapporto mostra come agire ora possa portarci verso un mondo più equo e sostenibile”.

Un’azione climatica fondata sull’equità, accelerata, orientata alla mitigazione e all’adattamento agli impatti dei cambiamenti climatici, sarà determinante per la sostenibilità di uno sviluppo a misura d’uomo e di natura.

Leggi anche:

UE: aperta consultazione pubblica sui combustibili fossili

Smart hospital: energia dai rifiuti ospedalieri

[1] Versione italiana del comunicato stampa ufficiale dell’IPCC

Condividi su:
Pasquale De Salve

Pasquale De Salve

Sono laureato in Filosofia e scrivo per passione. Qui scrivo di ambiente, politica, diritti e qualche volta anche di altro. Cerco di intendere il mondo per quello che è, ma di utilizzare quelle poche parole che ho a disposizione perché possa migliorare. Il suo cambiamento, però, dipende dallo sforzo di ognuno di noi!

Riscopri anche tu il piacere di informarti!

Il tuo supporto aiuta a proteggere la nostra indipendenza consentendoci di continuare a fare un giornalismo di qualità aperto a tutti.

Sostienici