Il 35% dei ciclisti italiani usa la bici principalmente per andare a fare acquisti, sulla scia di una moda già documentata dai paparazzi che hanno immortalato vip e celebrità alle prese con lo “shopping sulle due ruote”. A fotografare le abitudini dei ciclisti italiani è uno studio condotto su 1.000 connazionali, da cui emerge che la spesa in bicicletta è più diffusa tra i giovani del centro Italia, senza differenze tra uomini e donne.
A rispettare l’ambiente scegliendo di fare acquisti in bici invece che su un mezzo a motore sono soprattutto i 25-35enni (42%), seguiti dai 56-65enni (40%) e dagli under 25 (37%).

A livello geografico, si legge nello studio, l’incidenza è maggiore al centro Italia (37%), che precede il Sud (36%), il Nord Ovest (35%) e il Nord Est (34%).

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Guardando alle professioni, il “bike-shopping” è più frequente tra dirigenti, insegnanti, liberi professionisti (38%), seguiti da studenti, casalinghe e pensionati (37%), artigiani, commercianti, lavoratori autonomi (34%).

Per fare acquisti su due ruote, il 70% degli italiani arriva a percorrere fino a 5 km, una percentuale che sale al 75% tra i laureati e i liberi professionisti. Il 19% degli ciclisti intervistati percorre dai 5 ai 10 km, mentre il 7% si attesta in media tra i 10 e i 15 km.

A motivare la scelta della bici è  innanzitutto la volontà di mantenersi in forma (60%), ma anche il rispetto dell’ambiente (40%) e il contatto con la natura (37%).

Tuttavia gli ostacoli non mancano. Il 39% degli intervistati, infatti, sottolinea le difficoltà che derivano dall’imprudenza degli automobilisti, mentre il 27% lamenta la mancanza di piste ciclabili e di corsie preferenziali in città. C’è, poi, un 6% che denuncia la scarsa considerazione per chi è in bici da parte di chi si occupa di viabilità.

Fonte:  ANSA

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