In un paziente obeso, una perdita di peso di soli 7 kg potrebbe comportare un risparmio immediato, solo in termini di farmaci, di quasi 400 euro all’anno, senza contare i costi sociali e del servizio sanitario pubblico. E’ quanto ha dichiarato la “Società Italiana di chirurgia dell’obesità e delle malattie metaboliche” (Sicob) durante la presentazione dell’intervento chirurgico in grado di curare obesità e diabete mellito di tipo 2.

Riscopri anche tu il piacere di informarti!

Il tuo supporto aiuta a proteggere la nostra indipendenza consentendoci di continuare a fare un giornalismo di qualità aperto a tutti.

Sostienici

Un calo di peso di soli 7 kg e un conseguente risparmio di 400 euro all’anno in farmaci: sono queste le cifre presentate da Sicob nel corso di una recente conferenza stampa che ha illustrato i risultati dell’intervento chirurgico per curare non solo il peso in eccesso, ma anche il diabete mellito di tipo 2. L’intervento presentato ha una remissione completa in 9 casi su 10, consentendo ”già pochi giorni dopo l’intervento di non prendere più farmaci per il diabete, oltre a prevenire tutte le complicanze della malattia”, ha spiegato Nicola Basso, in passato già presidente di Sicob.

Il paziente obeso e diabetico, ha sottolineato Basso ha un costo notevole sul Servizio sanitario nazionale: ”11 miliardi di euro l’anno, cui vanno sommati circa 12 miliardi per costi sociali”. 

E, solo guardando alla necessità di medicinali, in un paziente di questo tipo ”il consumo aumenta di dieci volte rispetto al cittadino normopeso non diabetico”.  Per questo ”è stato calcolato che, per ogni obeso, la perdita di soli 7 kg di peso consentirebbe un risparmio ogni anno di 390 euro, solamente in termini di farmaci”.

Senza contare che ‘i presidi dietetico-farmacologici’ hanno una percentuale di successo durevole nel tempo (almeno 3-5 anni) “tra ‘il 2 e il 4%”, mentre la chirurgia bariatrica e metabolica, ha concluso Basso, ”può assicurare una cura definitiva nel 60-80% dei pazienti obesi”, con tutto quello che ne consegue ‘‘in termini di qualità e aspettativa di vita” e in termini di costi ”personali, sociali e per il servizio sanitario pubblico”. 

Fonte: ANSA

Condividi su:
BuoneNotizie.it

BuoneNotizie.it

Dal 2001, BuoneNotizie.it raccoglie e pubblica notizie positive e costruttive per farti riscoprire il piacere di essere informati. Crea la tua dieta mediatica e scopri cos'è il giornalismo costruttivo.

Riscopri anche tu il piacere di informarti!

Il tuo supporto aiuta a proteggere la nostra indipendenza consentendoci di continuare a fare un giornalismo di qualità aperto a tutti.

Sostienici