Attualità

Truffamilionaria ai danni della Sanità: sgominati

di 2 Dicembre 2008Marzo 5th, 2017No Comments

In tempi di crisi e di grandi manovre per salvare l’economia del Belpaese fa piacere sapere che 43 arresti hanno messo fine ad una truffa di 10 milioni di euro ai danni del servizio sanitario nazionale. In pratica una truffa a tutti noi. A Roma sono finiti in manette imprenditori del farmaco che corrompevano medici e farmacisti per incrementare, con false ricette, le vendite di alcune preparazioni medicinali. Dottori senza scrupoli prescrivevano a pazienti all’oscuro di tutto medicinali, naturalmente di fascia A, quella interamente rimborsabile dal Servizio Sanitario Nazionale. Le ricette venivano poi messe nelle mani di farmacisti compiacenti che sbrigavano le procedure necessarie ad ottenere i rimborsi.

Oltre al danno, lo spreco: spesso i medicinali venivano distrutti o tranquillamente gettati nell’immonzia. Il napoletano Tullio Raimondo Faiella di 48 anni, gestiva a Grottaferrata, vicino a Roma, la T.S Farmaceutici, il gruppo di informatori scientifici che avevano il delicato compito di corrompere medici di base e farmacisti. La corruzione avveniva attraverso prestazioni sessuali o denaro. Grazie a 168 perquisizioni locali e personali oltre agli arresti, sono a rischio interdizione dalla professione ben 14 astuti esperti di medicinali con l’hobby della truffa. Si aggiungono anche 12 obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria, che il Gip Romano ha emesso su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia.

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Ora Imprenditori del farmaco, informatori scientifici e farmacisti devono rispondere dell’accusa di aver creato una organizzazione a delinquere, in pratica si parla di mafia.

Le indagini dei Nuclei Antisofisticazioni e Sanità dell’Arma di Roma e Napoli hanno portato gli investigatori anche su un altro collegato traffico illecito. Camici bianchi senza scrupoli infatti, prescrivevano anabolizzanti a pazienti ignari. Questo permetteva all’organizzazione criminali di ottenere costosi farmaci a carico del SSN e poi rivenderli in nero. Il lavoro di 400 carabinieri ha oggi scoperto la truffa.

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Francesca Farina

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