Lo stato di emergenza in Emilia durerà fino al 31 maggio 2013. Lo prevede il decreto legge relativo agli interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dal sisma e firmato dal presidente della Repubblica, che dovrebbe essere pubblicato oggi sulla Gazzetta ufficiale. In seguito al sisma del 20 maggio scorso, il governo aveva dichiarato lo stato di emergenza per 60 giorni, ma ora arriva la proroga “fino a maggio 2013 in ragione della particolare gravità dell’evento”.

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Lo stato di emergenza per il terremoto, dichiarato con le delibere del Consiglio dei Ministri del 22 e del 30 maggio scorsi e inizialmente previsto fino al 21 luglio 2012, è prorogato al 31 maggio 2013: è questo uno dei temi contenuti nel decreto legge firmato dal capo dello Stato, all’interno del quale vi saranno tutte le indicazioni ai sindaci e alle comunità locali colpite dal sisma per provvedere alla ricostruzione. Un decreto che, come ha precisato Giorgio Napolitano in visita ai territori colpiti dal sisma, potrà essere arricchito “se necessario” con aggiunte e integrazioni .

Nelle province colpite dal terremoto in Emilia Romagna, in Lombardia e in Veneto, quindi, resterà lo stato di emergenza fino a maggio 2013 e i presidenti delle tre Regioni interessate dal sisma opereranno in qualità di commissari delegati per la ricostruzione.

Riguardo al Fondo per la ricostruzione delle aree terremotate (che ricadono nelle province di Bologna, Modena, Ferrara, Reggio Emilia, Mantova e Rovigo), il decreto legge dispone che sarà alimentato, oltre che dall’aumento delle accise sui carburanti, tra l’altro anche “con le somme derivanti dalla riduzione dei contributi pubblici in favore dei partiti politici e dei movimenti politici”.

La bozza del decreto, infine, precisa che l’aumento di 2 centesimi di euro delle accise su benzina e gasolio resterà in vigore fino al 31 dicembre 2012.

Fonti:  www.reuters.it  e  www.tg1.rai.it

 

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Laura Pavesi

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