Nel Decreto-legge per lo sviluppo, potrebbe arrivare anche un “Fondo nazionale per gli indigenti” da affiancare agli interventi UE già previsti per la distribuzione delle eccedenze. ”Nei prossimi giorni”, ha annunciato il Ministro delle politiche agricole, Mario Catania, “abbiamo intenzione di varare misure, nell’ambito del Decreto sviluppo, volte ad istituire un Fondo nazionale, anche con il sostegno delle imprese alimentari della distribuzione, per cercare di convogliare le eccedenze nel circuito no profit”.

“Il tema dell’aiuto ai poveri, anche attraverso le eccedenze alimentari, è per questo governo particolarmente importante, considerando che il tema dell’etica, declinata in legalità e solidarietà, è per noi caratterizzante”. 
Sottolineando l’aumento del numero degli indigenti in Italia, che oggi sono stimati sui 3,3 milioni, Catania ha spiegato che ”ogni anno il Ministero eroga più di 100 milioni di euro sotto forma di alimenti destinati agli indigenti, utilizzando il regolamento comunitario”. Ma, ha aggiunto, vogliamo fare di più perché il problema degli indigenti è prioritario”.

Il fondo UE sarà attivo fino al 2013, ma  pare che sia a rischio, dal momento che ”ci sono paesi come la Germania che ne vogliono la cessazione”, ha detto Catania, che sottolinea dunque la necessità di un nuovo meccanismo come quello del Fondo nazionale.

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“Per quanto riguarda il sostegno alle fasce più povere della popolazione, fortunatamente, l’Italia non è all’anno zero – ha proseguito il Ministro -. Molto è stato fatto, anche grazie alle food bank e agli enti caritativi che si sono impegnati su questo fronte, e ad alcune misure comunitarie che l’Italia ha saputo sfruttare al meglio in questi anni. Mi riferisco alla misura per gli aiuti agli indigenti, per il cui mantenimento mi sono fortemente battuto sia a Roma che a Bruxelles. Per il 2011-2012 siamo riusciti a confermarlo, ma per il 2013 la partita è ancora aperta”.

Il Ministro Catania ha poi sottolineato: “Ho inserito nel Decreto sviluppo, che spero sarà presto approvato, un provvedimento che istituirà un fondo nazionale al quale potranno contribuire tutte le imprese della filiera agroalimentare e la società civile. L’idea è che questo Fondo possa integrare e supportare le misure europee già previste, considerando il contesto sempre più difficile nel quale si trovano i meno abbienti”.

Le imprese che parteciperanno attivamente avranno ”ricadute mediatiche”, ha concluso il Ministro, che ha intenzione di ”promuovere, di fronte all’opinione pubblica, chi è virtuoso in questa partita”.

 

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Laura Pavesi

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