Tagli alle auto blu nelle aziende sanitarie: ogni azienda potrà disporre di una sola auto di rappresentanza – e di cilindrata non superiore ai 1.600 cc – che non dovrà avere una destinazione esclusiva, ma sarà a disposizione dei dirigenti di ciascuna azienda a seconda delle specifiche esigenze. E solo per i casi di effettiva necessità e per inderogabili ragioni di servizio.

Questo è quanto ha disposto l’assessore per la Salute della regione Sicilia, Massimo Russo, con una nota inviata a tutti i manager delle aziende sanitarie siciliane, nella quale si precisa che ciascuna azienda potrà disporre di una sola auto di rappresentanza di cilindrata non superiore ai 1.600 cc. L’auto, inoltre, non dovrà avere una destinazione esclusiva, ma sarà a disposizione dei dirigenti di ciascuna azienda a seconda delle specifiche esigenze.

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Contestualmente, l’assessore Russo ha chiesto una dettagliata ricognizione delle autovetture di servizio delle aziende sanitarie, a qualunque titolo possedute o utilizzate, specificando il titolo di possesso e i settori ai quali sono state assegnate.

“E’ necessario dare un segnale chiaro della difficoltà economica che stiamo vivendo, in Sicilia come nel resto del Paese”, ha spiegato Russo. “Non soltanto bisogna cancellare ogni forma di spreco, ma dobbiamo anche razionalizzare le risorse a disposizione, tagliando quei privilegi che allontanano sempre di più i cittadini dai loro rappresentanti istituzionali”.

“Analogo discorso vale per tutte quelle spese non strettamente necessarie per garantire l’efficiente funzionamento delle strutture sanitarie” ha proseguito l’assessore. “Siamo obbligati ad una rigorosa revisione della spesa e dunque è doveroso che i beni pubblici, come le auto di servizio e di rappresentanza, vengano utilizzati solo per i casi di effettiva necessità e per inderogabili ragioni di servizio“.

Entro il 10 settembre 2012, le aziende sanitarie della Regione Sicilia dovranno predisporre un piano per il razionale utilizzo delle autovetture di servizio e contenere in modo significativo – almeno il 20% – i costi di gestione del parco auto.

Fonte:  www.adnkronos.com

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