, Richard Saul Wurman, nel 1984, cioè un happening che mettesse in scena l’ottimismo tecno-hippie che si respirava  in California. Il tutto in brevi discorsi da 18 minuti l’uno, al massimo. Oggi, però, TED è molto, molto di più. Dal 2001 lo guida il filantropo inglese Chris Anderson che l’ha “aperto al mondo”. La svolta c’è stata nel settembre 2006, quando venne deciso che il video di un vecchio intervento del 2004, quello di Malcom Gladwell sul “senso” del sugo degli spaghetti per la felicità, fosse messo online.

Fu una svolta epocale perché, fino a quel momento, tutte le conferenze si erano svolte a porte chiuse e per un ristretto gruppo di persone paganti svariate migliaia di dollari. Dare gratis sul web quello che gli altri avevano pagato per vedere è stata la vera svolta, quella che ha trasformato TED nella “fabbrica di idee” a livello globale che è diventato oggi. Il video di Gladwell, in breve, superò 1 milione di views e ne seguirono molti altri.

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Da qualche anno a questa parte, inoltre, chiunque può chiedere la licenza gratuita per fare un TED a livello locale. I TED locali si chiamano TEDX e, un paio di settimane fa, è stata superata la soglia – anche questa storica – del TEDX “numero 5.000”.

Ciò significa che tutti i giorni, Natale e Capodanno compresi, in qualche città del mondo centinaia di persone si riuniscono per ascoltare discorsi, idee e progetti su come cambiare il mondo in positivo. Poi li filmano e li mandano in rete. E’ un movimento globale, ormai, che realizza – al livello più alto – l’obiettivo con cui venne creato il “world wide web”: condividere la conoscenza. Soprattutto se positiva.

Per saperne di più:  TED – Ideas worth spreading 

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