Finalmente il Governo Italiano ha tolto il tappo al vaso di Pandora del cyber-bullismo. A seguito di gravi fatti di cronaca che hanno riguardato alcuni giovani, come Andrea, morto suicida dopo essere stato oggetto di insulti e diffamazioni su Internet, il Ministro dello Sviluppo economico, insieme a  rappresentanti delle Istituzioni (Mise, Agcom, Polizia postale e delle comunicazioni, Direzione Centrale della Polizia Criminale, Autorità per la privacy, Garante per l’infanzia e Comitato media e minori), delle Associazioni (Confindustria digitale, Assoprovider ecc.) e degli operatori (Google, Microsoft ecc.), ha approvato la prima bozza del Codice di Autoregolamentazione per la prevenzione e il contrasto del cyber-bullismo.

Era ora” commenta Ivano Zoppi, presidente di Pepita Onlus, cooperativa sociale nata con lo scopo di educare i giovani alla cittadinanza attiva, al rispetto degli altri, aggiungendo che “per quanto il documento sia piuttosto scarno è  un inizio verso una presa di coscienza collettiva dell’esistenza di un problema e nell’individuazione di una soluzione“. Soddisfazione è anche espressa da Save the Children che inoltre auspica l’utilizzo di un servizio e di un linguaggio che siano child friendly e un sistema di feedback delle segnalazioni inviate puntuale e appropriato.

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A caricare di ulteriore significato la bozza del Codice anche l’idea -molto apprezzata- di sottoporre il testo a consultazioni pubbliche. E’ già possibile infatti per tutti  gli utenti del web,  dall’8 gennaio fino al 24 febbraio  (dunque per 45 giorni) inviare una email ad [email protected]  per commentare e avanzare suggerimenti  e proposte per affrontare la questione nel modo migliore.

Sono molti i soggetti che si sono già accreditati o che hanno chiesto di far parte del tavolo tecnico che affronterà nei prossimi mesi la questione. E’ opinione di Zoppi che la strada sia ancora tutta in salita e che il governo si debba muovere nella direzione di un incremento dei corsi di formazione degli adulti (insegnati e ovviamente genitori), i quali hanno un ruolo chiave nell’educazione e nell’interazione dei ragazzi. Proprio a sottolineare il ruolo degli adulti nel combattere questa piaga, Pepita ha lanciato la campagna iocliccopositivo. L’idea è quella di sensibilizzare promuovendo la partecipazione attiva di tutti. Lo strumento adottato sono  selfie amatoriali, sul tema del bullismo. Obiettivo sarò quello di creare una cintura video ideale di 40.000 km, laddove ogni video rappresenta la lunghezza di 10 km. Sulla pagina facebook della campagna sono già moltissimi i contributi inviati dagli utenti della rete.

 

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