Arriva in aula il tema della parità di genere e del maschilismo dopo gli eventi successi tra minorenni in Campania e Sicilia che hanno evidenziato un malessere profondo della società contemporanea, la violenza tra giovani. In risposta a questo il Ministro dell’istruzione e del merito Giuseppe Valditara aveva annunciato un provvedimento per la ripresa delle lezioni, ossia una nuova materia scolastica chiamata “Educazione alle relazioni” con corsi di formazione specifica sulla parità di genere e contrasto al maschilismo per consapevolizzare gli studenti attraverso il lavoro di gruppo.

Uguaglianza di genere tra i giovani in Italia

Secondo i dati dello studio dell’Osservatorio Indifesa realizzato da Terre des Hommes e OneDay Group, che ha coinvolto oltre 2000 ragazze adolescenti dai 14 ai 26 anni in Italia, più della metà delle intervistate, il 53,96%, ritiene che le scelte riguardo agli studi futuri o alla carriera lavorativa, le ambizioni e le passioni vengano limitate dagli stereotipi e retaggi maschilisti, in secondo luogo dall’assenza di una rete di sostegno e la mancanza di modelli a cui ispirarsi. Oggi le giovani percepiscono il rischio della solitudine e dell’isolamento sociale (23,14%), il pericolo della violenza psicologica (19,72%), del bullismo (17,90%) e della violenza sessuale (17,39%). Per quasi il 34% delle intervistate non si stanno facendo passi avanti per la parità di genere.

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Paolo Ferrara, direttore generale di Terre des Hommes, dichiara che il cambiamento non può che partire dalla scuola: “Ogni anno con la nostra campagna Indifesa ci impegniamo a diffondere i dati della violenza e delle discriminazioni, ma cerchiamo anche di offrire a ragazze e ragazzi percorsi che possano accrescere la loro consapevolezza su queste tematiche e proporre nuovi modelli per essere davvero leader del cambiamento per una società più equa e inclusiva”.

Educazione alle relazioni: gli incontri nelle scuole

L’educazione è un elemento fondamentale nella creazione di una società più equa e inclusiva ed è positivo che il governo abbia preso iniziative per combattere il maschilismo e promuovere l’uguaglianza di genere nelle scuole. Il progetto si chiama “Educazione alle relazioni”, è destinato alle scuole superiori e partirà a inizio novembre: le linee guida sono pronte per essere diffuse alle associazioni dei genitori e degli studenti. Ogni scuola in autonomia avvierà gruppi di discussione su argomenti come percezione di genere e stereotipi seguendo il metodo Balint.

I Gruppi Balint, così chiamati dal nome del loro ideatore Michael Balint, sono un metodo collaudato di formazione di gruppo, creato originariamente per l’addestramento psicologico dei medici di famiglia e adattato successivamente ad altre figure professionali, poi a relazioni di coppia, di gruppo e di rete più complesse.

L’efficacia di questo metodo sta nella forza di gruppo: gli studenti avranno un ruolo attivo e si confronteranno con i loro coetanei per aumentare la percezione e la comprensione delle tematiche. Ogni scuola si organizzerà in autonomia per creare più team di massimo dodici studenti, che si incontreranno una volta ogni due settimane coordinati da un referente e altri docenti volontari. Il progetto ha la collaborazione del Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi, per cui ci saranno anche interventi di esperti.

Economia domestica: un altro passo nella giusta direzione

Il maschilismo in Italia c’è nei giovani anche nel settore dell’economia: dai test Pisa-Ocse risulta che, in media, i livelli di alfabetizzazione finanziaria dei ragazzi maschi di 15 anni siano superiori di due punti percentuali rispetto a quelli delle coetanee femmine. L’introduzione di “Educazione alle relazioni” è un piccolo passo per combattere il maschilismo nelle scuole, da associare ad un’altra materia utile allo scopo, “economia domestica”.

Insegnare competenze pratiche agli studenti necessarie per gestire la propria casa e i propri conti è essenziale per prepararli alla vita adulta e al mondo del lavoro. Inoltre, promuove la parità di genere come una sfida agli stereotipi che dividono le mansioni domestiche in “cose da donne” e “cose da uomini”. Queste competenze insieme sono fondamentali per il benessere sia individuale che della società, per creare cittadini responsabili e migliorare la qualità della vita comune. In alcuni paesi del Nord Europa come in Finlandia si insegnano a scuola sia ai maschi che alle femmine e molte donne hanno posizioni di rilievo all’interno della società e della cultura finlandese, nel mondo accademico, politico e nel settore delle imprese.

Per combattere il maschilismo nella società italiana, l’educazione alle relazioni è un passo importante nella giusta direzione che ha sottolineato l’importanza di promuovere l’uguaglianza di genere nelle scuole con impegno continuo e molteplici iniziative e interventi. L’obiettivo finale è quello di formare cittadini responsabili e migliorare la qualità della vita per tutti.

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Alice Pietrella

Alice Pietrella

Sono una webmaster freelance specializzata nella realizzazione siti web con codice CSS ( webopera.it )e un'aspirante giornalista iscritta al percorso dell'associazione italiana di giornalismo costruttivo. Scrivo di Italia e società nei settori del Made in Italy e dello spettacolo. Visita il mio sito web: alicepietrella.it

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