Era il 25 gennaio del 1999 quando Giorgio Gaber, genio artistico incomparabile, festeggiava i suoi 60 anni in uno spettacolo indimenticabile al Lirico di Milano. Il suo Lirico. Perché in quel teatro, Gaber aveva portato i suoi maggiori successi, dal “Signor G” a “Com’è bella la città”, davanti alla gente che accorreva in massa nella sua città. La città che ora ha deciso di rendergli omaggio intitolandogli quel teatro, dopo i lavori di rifacimento.
Il Lirico, infatti, nel 2009 diventerà un teatro lirico polifunzionale con sale conferenze, un bar e un ristorante, un’ampia biblioteca e, naturalmente, quel mitico palco sul quale nacque il teatro-canzone grazie anche a Gaber. Proprio per questo, dopo il restauro il Lirico diventerà il “Teatro lirico polifunzionale Giorgio Gaber”. Un grande e prestigioso riconoscimento ad un artista che forse è stato per troppo tempo dimenticato, ma che ha sempre suscitato grandi emozioni nei cuori del suo pubblico (nel 2003, nel giorno dei suoi funerali, erano presenti 40.000 persone).
I lavori sono stati affidati all’architetto Luciano Colombo, il quale spiega che l’edificio avrà tre nuovi piani e mira a diventare un polo internazionale per la musica e lo spettacolo, pensato per tutti i generi, dal teatro vero e proprio alla musica classica, a quella d’autore. Si parla addirittura anche di un possibile spazio per le sfilate della moda milanese.
Il teatro , il “Piermarini” nacque nel 1779 e l’assessore alla cultura del Comune di Milano, Vittorio Sgarbi, spiega che l’impianto originale non verrà stravolto, riassumendo la sua idea dei lavori con un laconico “Aggiungete, ma non togliete”. A finanziare il progetto saranno anche molti privati, visti i costi ingenti da sostenere, non inferiori ai 20 milioni di Euro.