Cultura & Tempo Libero

70 anni dall'emanazione delle leggi razziali

di 17 Dicembre 2008No Comments

In occasione della ricorrenza del 70° anniversario della promulgazione delle Leggi Razziali, da oggi fino a domenica 22 febbraio, presso la Sala Gipsoteca del Complesso Monumentale del Vittoriano, è allestita la mostra “Leggi Razziali. Una tragedia italiana”, promossa dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, in collaborazione con UCEI (Unione Comunità Ebraiche Italiane, Fondazione Museo della Shoah) Roma e Museo Nazionale dell’Ebraismo e della Shoah, Ferrara, con la partecipazione dell’Assessorato Politiche Educative Scolastiche della Famiglia e della Gioventù del Comune di Roma. La manifestazione nasce sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica con il patrocinio del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati. L’esposizione è a cura di Marcello Pezzetti e Bruno Vespa, con il coordinamento generale di Alessandro Nicosia.

Testimonianze, filmati inediti, documenti originali, riviste, fotografie, lettere, diari, registri scolastici e oggetti di vario genere. La mostra racconta ciò che accadde tra il 1938 e il 1945: dalla revoca dei diritti civili fino alla deportazione. Gli avvenimenti e le conseguenze legati all’attuazione delle leggi razziali del 1938 su scala nazionale gettano una delle ombre più buie nella storia dell’Italia. Preceduta da una martellante propaganda e da un censimento volto a individuare gli appartenenti alla cosiddetta “razza ebraica”, l’emanazione delle leggi del 1938 portò a una crudele esclusione dei cittadini italiani ebrei dalla vita in un Paese di cui, fino ad allora, erano stati una componente attiva.

Riscopri anche tu il piacere di informarti!

Il tuo supporto aiuta a proteggere la nostra indipendenza consentendoci di continuare a fare un giornalismo di qualità aperto a tutti.

Sostienici

L’esposizione è realizzata in tre sezioni, precedute da un “prologo” dedicato al ruolo svolto dalla minoranza ebraica nell’Italia unita. Nella prima sezione, relativa al fascismo tra gli anni Venti e Trenta, sono inserite le vicende degli ebrei in Germania, dall’arrivo al potere di Hitler alla “Notte dei cristalli”. La seconda è interamente dedicata alle Leggi razziali. Ricca di materiale non ancora noto, offre uno sguardo approfondito su tre ambiti della società italiana che sono stati violentemente colpiti dall’applicazione delle disposizioni governative: lo sport, la cultura e la scuola. L’ultima prende in considerazione le conseguenze della persecuzione: gli arresti e lo sterminio, avvenuto prevalentemente nel centro di messa a morte di Auschwitz-Birkenau. La mostra si avvale dei prestiti di materiale di proprietà di prestigiosi archivi nazionali italiani, tedeschi e delle Comunità ebraiche, così come dal contributo di collezionisti privati.

“Esperienze esemplari, che dimostrano come debba rimanere il dovere comune della memoria, affinché mai più si ripetano xenofobie, razzismi e discriminazioni”. Così il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha commentato sulle “scuole di emergenza”, che durante il fascismo accolsero docenti e studenti ebrei, espulsi dagli istituti pubblici. Per l’occasione, il Capo dello Stato ha scoperto a Roma una lapide, dedicata proprio alle scuole d’emergenza.

“Oggi fare i conti con l’infamia storica delle leggi razziali significa avere il coraggio di perlustrare gli angoli bui dell’anima italiana, analizzare le cause che la resero possibile in un Paese profondamente cattolico e tradizionalmente ricco di sentimenti di umanità e di solidarietà”. Lo afferma il presidente della Camera, Gianfranco Fini, in un passaggio del suo intervento alla conferenza organizzata a Montecitorio nel 70° anniversario delle leggi antiebraiche e razziste. “E allora – continua – ricostruire con rigore la vergogna delle Leggi razziali, guardare senza reticenza dentro l’anima italiana non serve soltanto per raccontare il passato nella sua completezza. Serve anche e soprattutto a preservare il nostro popolo dal rischio di tollerare in futuro, tra inerzia e conformismo, altre possibili infamie contro l’umanità”.

L’ingresso è libero. L’orario di apertura della mostra è il seguente: dal lunedì al giovedì 9.30 –19.30; venerdì e sabato 9.30 – 23.30; domenica 9.30 – 20.30. Per maggiori informazioni telefonare al numero: 06/69202049.

Condividi su:
Domenico Margiotta

Domenico Margiotta

Riscopri anche tu il piacere di informarti!

Il tuo supporto aiuta a proteggere la nostra indipendenza consentendoci di continuare a fare un giornalismo di qualità aperto a tutti.

Sostienici