Nel 1961 usciva nelle sale americane una commedia sofisticata che avrebbe fatto epoca. “Colazione da Tiffany”, il capolavoro di Blake Edwards, tratto dal romanzo di Truman Capote, torna al cinema a 90 anni dalla nascita dello scrittore americano. Il giorno di San Valentino, in molte sale italiane, si potranno rivivere alcuni dei momenti più romantici della storia del cinema, interpretati da Audrey Hepburn e George Peppard, nei panni rispettivamente della stravagante Holly Golightly e di Paul, scrittore ancora in cerca d’ispirazione.
Una bella occasione per rivedere sul grande schermo, e in versione restaurata, un classico della cinematografia americana che, a distanza di più di mezzo secolo dalla sua prima uscita, riesce ancora a far sognare. Indimenticabile la scena iniziale del film, con quel campo lungo su una Fifth Avenue ancora deserta e un taxi che spunta dal fondo della scena, sulle intramontabili note di Moon River. Un’elegantissima Audrey Hepburn, con abito da sera nero, collana di perle e occhiali scuri, scende dal taxi e si sofferma davanti alla vetrina scintillante di Tiffany, con in mano un caffè e una brioche. Poche immagini, di grande suggestione, che catturano da subito lo spettatore, trascinandolo in un clima di sospensione e di attesa, e che raccontano già molto della protagonista, senza bisogno di parole.
Fin dalla sua prima uscita, il film ha riscosso un grande successo di pubblico e di critica, ricevendo due premi Oscar – per la migliore colonna sonora, realizzata da Henry Mancini e per la miglior canzone – oltre a 3 candidature per la migliore attrice protagonista, la migliore sceneggiatura e la migliore scenografia.
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