31L’80° Mostra del Cinema di Venezia si prepara ad incantare tutto il mondo. Con star del calibro di Woody Allen e Sofia Coppola, passando per Adam Driver e Jacob Elordi, i riflettori saranno puntati sul Lido dal 30 agosto al 9 settembre. L’Italia si gode uno dei propri eventi storici, kermesse iconica per gli appassionati del grande schermo, e sarà rappresentata da diversi lungometraggi. Nell’elenco dei film in gara, difatti, la qualità è altissima: Stefano Sollima, Pietro Castellitto e Saverio Costanzo sono alcune delle figure raffiguranti il Bel Paese, ma non mancano nomi internazionali come Luc Besson, Bradley Cooper e Michael Mann.

La direzione del festival sarà affidata ad Alberto Barbera, celebre critico cinematografico, mentre la madrina della Mostra sarà Caterina Murino, attrice, modella e showgirl italiana, responsabile sia dell’apertura dell’evento che della chiusura, quando la giuria rivelerà i vincitori dei premi. In occasione di una delle ricorrenze cinematografiche più importanti al mondo, quindi, scopriamo nel dettaglio la storia passata e presente della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.

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Mostra del Cinema di Venezia: le origini

La Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, conosciuta anche come la Mostra del Cinema di Venezia, è uno dei più antichi e prestigiosi festival cinematografici al mondo. Fondata nel 1932, questa manifestazione annuale rappresenta un’importante piattaforma per la presentazione di nuovi film e la celebrazione dell’arte cinematografica globale. Nel corso degli anni, il festival ha acquisito grande rilevanza nell’industria cinematografica, attraendo registi, attori e professionisti da tutto il mondo, affrontando persino momenti di interruzione a causa della Seconda Guerra Mondiale, ma affermandosi come uno dei principali eventi del calendario cinematografico mondiale.

Il premio più prestigioso della Mostra del Cinema di Venezia è il Leone d’Oro, assegnato al miglior film in concorso. Introdotta nel 1949, questa onorificenza simboleggia l’eccellenza artistica e la visione unica dei registi. L’elenco dei vincitori racchiude una varietà di opere che hanno definito l’arte cinematografica: da “Rashomon” di Akira Kurosawa nel 1951 a “Il conformista” di Bernardo Bertolucci nel 1970, fino a “Brokeback Mountain” di Ang Lee nel 2005. Questi film e molti altri hanno lasciato un’impronta indelebile nella storia del cinema, catturando l’essenza della vita umana attraverso l’obiettivo della macchina da presa.

I film in concorso al Festival di Venezia 2023

Partendo dall’Italia, il tricolore abbonda nelle opere in gara. Si comincia con Edoardo De Angelis, il quale dirige Pierfrancesco Favino nel suo “Comandante”, proiettato il 30 agosto. Lo stesso Favino, inoltre, sarà presente anche in “Adagio”, pellicola di Stefano Sollima datata 2 settembre, nella quale presenziano attori del calibro di Toni Servillo e Valerio Mastandrea.”Finalmente l’alba” di Saverio Costanzo, invece, esordirà il 1° settembre, con talenti come Lily James e Willem Dafoe. Il festival si arricchisce ulteriormente con la partecipazione di Pietro Castellitto, che dirige Benedetta Porcaroli in “Enea” il 5 settembre, Matteo Garrone, in gara con “Io capitano” il 6 settembre, e Giorgio Diritti, che chiude la batteria di registi italiani con il suo “Lubo”, il 7 settembre.

Per quanto riguarda i nomi internazionali alla Mostra del Cinema, Michael Mann presenta una potente epopea automobilistica che coinvolge il talento di Adam Driver e Penélope Cruz in “Ferrari”, mentre dall’arte cinematografica francese emerge “Dogman” di Luc Besson, L’evento, inoltre, ci regala un’opportunità unica di entrare nelle menti creative di registi come David Fincher – “The Killer”, 3 settembre, USA-, Ryūsuke Hamaguchi – “Aku wa sonzaishinai” (Il male non esiste), 4 settembre, Giappone – e Sofia Coppola – “Priscilla”, 4 settembre, USA -.

La Mostra del Cinema e il ruolo dell’inclusività

Sempre utile rimarcare che Venezia non si limita semplicemente a esporre film, ma abbraccia anche temi di inclusività e diversità. Nel corso degli anni, la Mostra del Cinema ha promosso opere che affrontano questioni sociali rilevanti e riflettono sulla complessità del mondo contemporaneo. Film che affrontano temi come la migrazione, l’identità di genere, l’uguaglianza e la giustizia sociale sono stati accolti con entusiasmo e hanno catalizzato importanti dibattiti sul palcoscenico internazionale.

L’aspetto dell’inclusività è stato ulteriormente enfatizzato attraverso la creazione di sezioni e riconoscimenti specifici. Ad esempio, la sezione “Venezia Orizzonti” è dedicata a opere sperimentali e innovative provenienti da tutto il mondo, dando voce a registi emergenti e prospettive non convenzionali. Inoltre, l’introduzione di premi come il “Queer Lion” ha riconosciuto film che affrontano tematiche LGBTQ+ in modo audace e autentico.

Non resta che godersi lo spettacolo della Serenissima e i verdetti della giuria. A valutare opere e talenti, infatti, ci saranno il regista premio Oscar Damien Chazelle (“La La Land”), l’attrice palestinese Saleh Bakri, la regista neozelandese Jane Campion, Mia Hansen-Løve dalla Francia, Gabriele Mainetti dall’Italia, Martin McDonagh da Irlanda e Regno Unito, Santiago Mitre dall’Argentina e la documentarista statunitense Laura Poitras e l’attrice/modella Shu Qi da Taiwan e Hong Kong.

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Francesco Cretella

Francesco Cretella

Innamorato della comunicazione in ogni sua forma, specialmente se cinematografica e sportiva. Scrivo per passione e ambizione, rifacendomi ai sei elementi più importanti dell'umanità: chi, cosa, quando, dove, come e perché.

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