Economia & Lavoro

Obama attacca bonus dei manager implicati nella crisi

di 18 Marzo 2009No Comments

Obama sferra un attacco, con la consueta fermezza, contro i bonus miliardari che intendono assegnarsi i manager della Aig, il gigante americano delle assicurazioni. Questi sono gli ultimi di un lungo elenco di prebende ingiustificate autoelargitasi dai supermanager di gruppi direttamente coinvolti nella crisi. Nel caso in questione si parla di 165 milioni di dollari che il presidente, tramite il suo ministro del Tesoro, sta cercando con ogni mezzo a sua disposizione di impedire che siano pagati : Ecco le parole di Obama «Questa è una corporation che si trova in crisi a causa di irresponsabilità e ingordigia ed è difficile capire come i mercanti di titoli tossici si possano meritare alcun premio di risultato».
Queste affermazioni indicano la ferma volontà dei vertici americani di invertire nettamente il trend della precedente amministrazione. In un momento di terribili turbolenze sui mercati globali assume ancora più rilievo la capacità di essere credibile della più grande potenza economica mondiale. Puoi chiedere sacrifici alla nazione se dimostri di voler portare equità e trasparenza nella vita pubblica.

C’è da dire che difficilmente Obama, accanto alla sua determinazione, potrà affiancare anche leggi che gli consentano di operare.Il presidente, infatti,non è in possesso di strumenti per condizionare l’operato delle società e – non avendo inserito clausole vincolanti nell’operazione di salvataggio – ha dalla sua solo la moral suasion.

Riscopri anche tu il piacere di informarti!

Il tuo supporto aiuta a proteggere la nostra indipendenza consentendoci di continuare a fare un giornalismo di qualità aperto a tutti.

Sostienici

Ma in Italia, intanto, cosa accade al proposito? La recente proposta -un emendamento leghista al disegno di legge sul lavoro collegato alla Finanziaria – in effetti sembrava accogliere l’invito d’oltreoceano. In esso si chiedeva di non superare i 350mila euro per gli stipendi dei dirigenti di banche, istituti di credito, e società o aziende interessate da interventi pubblici in funzione anticrisi.
L’epilogo? : Considerata”fuori tema”, perché inserita negli emendamenti al decreto legge che parla di incentivi all’economia, la proposta non è passata alla Camera.

Condividi su:
Imma Di Nardo

Imma Di Nardo

Riscopri anche tu il piacere di informarti!

Il tuo supporto aiuta a proteggere la nostra indipendenza consentendoci di continuare a fare un giornalismo di qualità aperto a tutti.

Sostienici