L’Agcom ha deciso che sui decoder del digitale terrestre sia presente un’etichetta informativa recante il logo dell’Autorità e il numero della classe di appartenenza.

Sono numerosi i cittadini che scelgono di sottoscrivere un contratto per accedere ai servizi della pay tv. Cinema, sport, documentari, news h24 sono solo alcuni dei servizi aggiuntivi cui si può accedere se si sceglie di abbandonare la televisione in chiaro per quella a pagamento. Gli operatori del settore offrono varie promozioni a seconda delle esigenze dei telespettatori, per capire quale sia la più adatta a noi e la più conveniente per le nostre tasche possiamo confrontare l’offerta della pay tv Sky con quella Mediaset Premium, così da fare una scelta consapevole ed economicamente vantaggiosa.

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Chi non ha sottoscritto un abbonamento alla pay tv Sky e ha ancora un vecchio televisore necessita comunque di un decoder per la ricezione del segnale del digitale terrestre. Nella giungla sugli incentivi per acquistarlo, alcuni consumatori hanno comprato modelli poco efficienti, e il rischio è ancora presente vista la varietà di prodotti sul mercato. Per guidare i consumatori nell’acquisto consapevole, l’Agcom (Autorità garante per le comunicazioni) ha disposto che su tutti i decoder – anche quelli forniti dalle emittenti Sky, dalla pay tv Premium o Cubovision – sia presente un’etichetta informativa.

Di cosa si tratta? Cerchiamo di capirlo insieme.

Come già avviene con altre categorie di prodotti (a cominciare proprio dagli alimentari), l’etichetta conterrà tutte le informazioninecessarie per consentire al consumatore di confrontare i decoder dei principali operatori attivi sul mercato e di fare la scelta più adatta alle proprie esigenze, non condizionata dai messaggi pubblicitari.

In particolare, con la delibera n. 255/11/CONS, l’Autorità ha individuato sei differenti classi di appartenenza, che variano da 1 a 6 a seconda delle caratteristiche e funzionalità dei decoder.

Chi non ha particolari pretese può, infatti, scegliere un device appartenente alla classe 6, che identifica i modelli con caratteristiche minime ed essenziali, adatti a tutti (anche a chi non ha molta dimestichezza con la tecnologia). I decoder di classe 1 sono, invece, indicati per i clienti più esigenti, che non si accontentano della “semplice” fruizione, ma sono alla ricerca di nuove funzionalità – magari più interattive e social.

La delibera dell’Agcom prevede, inoltre, che l’obbligo si applichi non solo ai costruttori e agli operatori tv, ma anche alle stesse catene di distribuzione che vendono tali dispositivi. L’etichetta recante il logo dell’Authority e il numero della classe di appartenenza dovrà pertanto essere ben visibile sugli involucri, sugli apparecchi e anche sugli scaffali esposti al pubblico.

 

Francesco Tempesta

 

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